Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Una fucina di idee per la cultura

Fonte: Sardegna Quotidiano
19 ottobre 2011

EXMA’ Sessantasei operatori si incontreranno domenica per preparare un pacchetto di proposte per la giunta Zedda

LABORATORIO 5

 

info UN GIORNO INTERO Il “Laboratorio 5” si svolgerà domenica tutto il giorno: si parte alle 10 fino alle 13.30 e si prosegue dalle 14.30 alle 18 al Centro comunale d’arte e cultura Exma’.

L’idea è ambiziosa, ma non impossibile: trasformare Cagliari in un centro culturale e garantire il diritto dei cittadini a un accesso libero alla cultura. Un obiettivo fondamentale nel momento in cui l’economia del mondo occidentale traballa a causa della crisi, visto che per il capoluogo sardo gli unici “asset ”, le uniche risorse su cui puntare sono la natura, l’a m b i e nte e, appunto, la cultura. Così sessantasei operatori culturali cittadini si incontreranno domenica per fare il punto della situazione e lanciare un pacchetto di idee nel corso di “Laboratorio 5”, la giornata di raccolta di proposte creata per rafforzare il riconoscimento del ruolo delle arti e della cultura nella vita della città. L’a p p u nt amento è fissato al Centro Comunale d’Arte e Cultura Exma’ a partire dalle 10. Un evento che mira a fornire un punto di partenza per l’amministrazione comunale. L’iniziativa, promossa dal Consorzio Camù e coordinata dal cantante lirico e scrittore Gian Luca Floris, vuole essere un momento di dialogo e scambio in cui gli amministratori pubblici, gli artisti e gli operatori culturali professionisti, i potenziali finanziatori e le piccole e medie imprese sono invitati a partecipare, con cinque minuti a testa, per discutere liberamente sullo scenario e le dinamiche in atto. Un continuo passaggio di testimone che porterà ad ascoltare circa cinquanta relazioni, rappresentative delle diverse professionalità dello spettacolo e della cultura operanti sul territorio cittadino. «L’idea era quella di creare un’occasione d’incontro tra tutti gli operatori, per mettere insieme esigenze e visioni diverse tra loro », chiarisce Francesca Spissu di Camù.

CINQUE AREE TEMATICHE Un’analisi che si concentrerà su cinque aree tematiche. «Per svolgere questa azione di lobbying, questo gruppo di pressione di operatori del settore per chiedere una maggiore attenzione ai problemi della cultura, abbiamo individuato cinque grandi temi», spiega il coordinatore Gianluca Floris. Si parte con “gli spazi della cultura”, spazi da dedicare al teatro, alle aree museali, luoghi dove musicisti o attori possano provare. Poi c’è “la produzione culturale”, “l'educazione al patrimonio culturale e alla sua fruizione”, puntando l’attenzione sul patrimonio archeologico, musicale, teatrale, che offre il capoluogo. « Un’educazione che si rivolge non solo ai bambini o ai giovani in età scolare, ma a tutti i cittadini», spiega ancora il tenore cagliaritano. E poi “i servizi alla cultura” e infine, gli “aspetti economici dell'investimento in cultura”, che sono tutt’a ltro che secondari, «la cultura può mettere in moto tutta una serie di volani economici che non sono assolutamente da sottovalutare», precisa ancora Floris. Proprio sul tema fra gli interventi previsti ci sarà anche quello di Alessandro Hinna, docente di Organizzazione e cambiamento nelle aziende e amministrazioni pubbliche, alla Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", che svolge, ai massimi livelli in Italia, attività di ricerca e formazione sui temi della gestione dei beni e delle attività culturali per aziende pubbliche e organizzazioni non profit. Con lui anche Marcello Minuti, economista della cultura. «Due presenze importanti», afferma Francesca Spissu di Camù, «perché sono tecnici che hanno già lavorato in Sardegna e possono dare uno sguardo profondo, ma anche spunti e idee». Un movimento d’o p i n i one, quello degli artisti e degli operatori della cultura cagliaritani che mira a trovare terreno fertile nell’amministrazione comunale, dopo il cambio di gestione con l’arrivo di Massimo Zedda e della sua Giunta. «C’è la necessità per il capoluogo di rifondare la politica culturale, fino a questo momento considerata come “la cenerentola” degli investimenti e seguita con scarsa attenzione dell’attività degli esecutivi passati», conclude il coordinatore del progetto Gianluca Floris. Il “L aboratorio 5” si svolgerà domenica dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18. Francesca Cardia