Sos per il “punteruolo”
 

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Era soltanto una questione di tempo. Così sostenevano gli esperti dell'Ispettorato fitosanitario dell'agenzia Laore impegnati da due anni a contrastare la diffusione del coleottero il coleottero Punteruolo rosso in Ogliastra e lungo la costa di Pula e Santa Margherita. Adesso il famelico insetto è planato su Cagliari, ferendo a morte le prime due piante.
La prima è stata scoperta in un condominio a Mulinu Becciu, la seconda nella zona del Fangario. E in città è ora emergenza. Anche perché Cagliari custodisce un importante e consistente patrimonio arboreo (basti pensare alle palme di via Roma o a quelle del Poetto) che rischia di essere compromesso. Cancelklato se non si dovesse intervenire in tempo per debellare l'insetto e preservare le essenze ancora sane.
I due casi sono stati esaminati verbalizzati dall'ispettore fitosanitario Sergio Picchiri e Paolo Ortu di Laore, mentre ieri mattina c'è stato un sopralluogo della Provincia. L'ipotesi è che il coleottero abbia raggiunto il capoluogo dal litorale di Giorgino e Maddalena Spiaggia (dov'è stato identificato nei mesi scorsi).
Grosse, grasse, affamate. In effetti sono proprio loro, le larve del Punteruolo rosso, più che l'insetto adulto, le vere distruttrici delle palme, responsabili di una vera e propria strage iniziata nel Sudest asiatico (paese d'origine), proseguita in Europa e Nordafrica e continuata in Italia dove (secondo stime già superate) avrebbe distrutto oltre 45 mila palme fino a mettere le ali in Sicilia mandando alla malora almeno ventimila piante. Cinque anni fa lo sbarco in Sardegna. L'unica soluzione per fermare la strage è abbattere gli esemplari aggrediti dal Punteruolo rosso. Meglio rinunciare subito a piante malate, anche se il numero è alto, per non dover poi assistere alla morte di tutte le palme del territorio. Ed è questo che Pula (ma anche Capoterra e Villa San Pietro) e l'Ogliastra hanno tentato di fare in questi anni. È questo che adesso dovrà fare Cagliari.