Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Strade sporche, proteste

Fonte: L'Unione Sarda
14 ottobre 2011

Nelle capitali europee si pulisce con gli idranti, in città non più

I turisti: città pulita, ma c'è puzza nelle vie

Si sente ancora. Probabilmente per le temperature più tardo estive che autunnali. Sta nell'aria, sospesa e si mischia allo smog prima di entrare nelle radici. È la puzza che sale dalle strade della città, soprattutto da quelle più affollate e del centro storico. Non dai tombini delle fogne o dalle caditoie, sarebbe comprensibile, proprio dall'asfalto e dai marciapiedi. Cambia il colore delle amministrazioni ma ignorare la pulizia delle strade sembra essere un fattore bipartisan , che unisce centrodestra e centrosinistra.
IN CENTRO Via Roma d'estate: la bellezza dello skyline lato portici illuminato dal sole stride con le esalazioni che si levano dall'asfalto e dai lastroni del lato porto. Con migliaia di auto che la percorrono ogni giorno, il guano dei piccioni della vicina piazza Matteotti e la salsedine del porto, è normale che sia così se non si lavano le strade. Stesso discorso ma cause diverse per la Marina. Le viuzze che si arrampicano verso via Manno, disseminati di bar, ristoranti e paninoteche fanno di questo quartiere il più multiculturale e vivo della città. E per questo frequentatissimo dai turisti, che spesso se ne lamentano. D'estate e d'inverno. Ma sia con la bella che con la cattiva stagione il risultato non cambia: le strade puzzano perché non vengono lavate. Via Dante? Idem. Viale Diaz? Stesse cause e conseguenze di via Roma.
IN PERIFERIA Se ci si sposta in periferia la situazione cambia, ma di poco. Solo le arterie più trafficate come via Is Mirrionis o viale Sant'Avendrace hanno un odore sgradevole. Mentre le strade più interne e meno battute dei quartieri periferici così come di quelli centrali sono maleodoranti solo nelle giornate più calde e per questo avrebbero bisogno di una rinfrescata solo ogni tanto.
IN EUROPA A differenza di quanto avviene nel resto d'Europa, a Cagliari al massimo si dà un colpo di ramazza per togliere polvere, cartacce e cicche di sigarette. Se nelle maggiori città turistiche del Continente ogni notte gli operatori ecologici si armano di idranti e battono palmo a palmo il centro della città e le strade principali, in città al massimo passa il mezzo meccanizzato con le spazzole rotanti. L'unica acqua che riescono a vedere le strade cittadine è quella piovana.
E pensare che uno dei primi insegnamenti per tenere pulita e in ordine una casa è prima passare la scopa, poi lavare in terra. In altre città fanno entrambe le cose anche nelle strade. A Cagliari ci si ferma alla prima.
Mario Gottardi