Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Stelle al Massimo da Eva Robin’s a Lello Arena e Stefano Accorsi

Fonte: Sardegna Quotidiano
30 settembre 2011

 TEATRO

 

Alessio Boni, Alessandro Haber, Isabella Ragonese, Lello Arena, Stefano Accorsi, Elisabetta Pozzi, Emilio Solfrizzi, Eva Robin’s. Basta? No. Due prime nazionali (“La commedia di Orlando” e “I fratelli Karamazov”), la prima volta sui palcoscenici sardi di due - seppur in maniera diversa - stelle come Accorsi e Boni. Eppoi generi, tematiche, atmosfere, testi contemporanei e classici, carature attoriali consolidate, scommesse, avventure, piéce politeatrali. Una sarabanda baluginante e seduttiva che pare scorrere, davanti agli occhi dello spettatore goloso, come una promettente giostra multicolore. Il menu offerto dal Cedac, per la nuova stagione di prosa al Teatro Massimo, inserita all’interno del Circuito Teatrale Regionale Sardo, è lungo e ricco. Dieci spettacoli tra la fine di novembre e l’inizio di maggio.

IL PROGRAMMA Si parte con “Il Flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio”, gioiosa rielaborazione dell’opera mozartiana ad opera dell’ensemble multietnico, che andrà in scena al Massimo dal 22 al 26 Novembre. Poi un salto nel 2012 che sarà inaugurato, dall’ 11 al 15 gennaio, da“ La commedia di Orlando”, interpretata da Isabella Aragonese e ispirata liberamente ad un romanzo di Virgina Woolf. Dal 25 al 29 gennaio sarà il turno dello scespiriano “Racconto d’inverno” con la regia di Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani. L’arcinoto volto tivvù Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino ( quest ’ultima per la prima volta in una piéce teatrale), saranno invece i protagonisti della commedia “Due di noi,” a Cagliari dall’9 al 22 Febbraio. Un tocco di Napoli con Lello Arena, che farà parte della compagnia di 13 attori che tra il 22 e il 26 febbraio si esibirà dinanzi al pubblico cagliaritano con lo “Scarfalietto” di Eduardo Scarpetta. Al limitare della primavera, dal primo al 5 marzo, arriva uno degli appuntamenti più attesi: l’ex “Maxibon- boy ” e consorte di Letitia Casta Stefano Accorsi, nei panni di un cavaliere nell’ Orlando Furioso, prima nazionale al Teatro Massimo, con la regia di Marco Baliani. Altra prima nazionale a Cagliari, dal 21 al 25 marzo, ”I Fratelli Karamazov”, diretto da Guido De Monticelli. Da 28 marzo al primo aprile il terzultimo appuntamento con la prosa con Elisabetta Pozzi ed Eva Robin che reciteranno nella trasposizione teatrale di “Tutto su mia madre”, il film diretto da Pedro Almodovar. Fabrizio Gifuni andrà invece in scena, dal 25 al 29 aprile, con “L’Ingegner Gadda va alla guerra – o della tragica istoria di Amleto Pirobuttiro”. Finale con tris d’assi dal 2 al 6 maggio con “Artcon: sul palco Alessio Boni, Alessandro Haber e Gigio Alberti. La presentazione della stagione, nell’aula consiliare del Cumune, è stata anche occasione per sottolineare il momento di difficoltà del teatro a Cagliari. La quasi contemporanea (l’una ha dato il cambio all’altro) presenza del sindaco Zedda e dell’assesore alla Cultura Puggioni ha placato le ansie del Ce.D.A.C., nelle persone del presidente Mario Pinna, del vicepresidente Antonio Cabiddu e del direttore del circuito Teatrale Regionale Sardo, Valeria Ciabattoni. «Sono un appassionato di teatro», si è pressoché schermito, quasi giustificando la sua apparizione alla presentazione in aula consiliare, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Il sindaco ha espresso apprezzamento per il cartellone degli spettacoli, sottolineando la necessità di un azione condivisa a livello pubblico per incentivare il godimento della cultura: «Viviamo un periodo di crisi economica, i cittadini in difficoltà sono costretti a tagliare le spese non vitali, quindi libri e spettacoli». Che fare? Poco. Il ruolo delle istituzioni semmai, sembra suggerire Zedda, è «ragionare insieme per stimolare la passione culturale ». Sulla stessa linea l’assessore alla Cultura Enrica Puggioni che punta sulla sinergia: «Le risorse sono ridotte: bisogna valorizzare le realtà culturali e puntare sulla qualità, anche nell’assegnazione dei contributi ». «Le recenti dichiarazioni programmatiche del Sindaco - dice il vice presidente del Ce.D.A.C. Antonio Cabiddu - e il valore che in esse è assegnato alla cultura rappresentano un elemento di speranza per il futuro». M.L.