Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Ballero: il cambio degli istruttori serve al rilancio

Fonte: Sardegna Quotidiano
30 settembre 2011

 IPPODROMO

 

 «La decisione di interrompere i rapporti è avvenuta nel contesto di un normale avvicendamento tra gli istruttori». Il presidente della Società Ippica di Cagliari Mauro Ballero replica all’istruttore Roberto Palmieri. È un ex dipendente dell’ippodromo del Poetto che ha dichiarato di aver lavorato in nero e di esser stato messo da parte in vista di un rilancio della struttura. Che, secondo Ballero, c’è stato. «Tale mossa, peraltro, si è rivelata vincente, considerato il notevole incremento delle ore di lezione svolte nella struttura, che sono passate dalle 200 ore complessive lavorate da ben tre istruttori nei mesi di maggio e giugno del 2010, alle 370 del luglio sempre del 2010 fino ad arrivare alle 558 del giugno 2011: il tutto con un solo nuovo istruttore subentrato ai tre precedenti ». Palmieri si sarebbe rivolto alla Direzione provinciale del lavoro non solo per ottenere soldi e contributi non versati: «Si è rivolto alla Direzione provinciale del lavoro per vedersi riconosciuto un rapporto di lavoro subordinato », precisa Ballero. Che aggiunge: «Tale pretesa risultava pacificamente infondata, posto che il Palmieri agiva da lavoratore autonomo all’interno della struttura, senza vincoli di orario né obbligo alcuno, arrivando addirittura a concordare personalmente con gli allievi gli orari delle lezioni». Secondo Ballero durante la conciliazione Palmieri avrebbe ridimensionato le pretese: «È addivenuto a più miti pretese, ritrattando l’accusa di lavoro subordinato in nero, ammettendo (lui, non la Società) la propria posizione di lavoratore autonomo e addivenendo ad un accordo transattivo che, come tale, è stato raggiunto al solo fine di non arrivare a dover aspettare per anni una decisione della giustizia ordinaria ». La Società ippica difende anche la «legittima» scelta di allontanare l’avvocato Giulia Maria Cossu in modo provvisorio durante la vertenza con Palmieri. «La causa intentata dall’av - vocato Cossu contro la Società, si tratta di una richiesta finalizzata non tanto al rientro all’Ippodromo, bensì al risarcimento di presunti danni, per una cifra piuttosto alta (non inferiore ai 26.000 Euro, come risulta dalla citazione) ». Su questa vicenda sarà il giudice a stabilire la verità. M.Z.