Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Nasce Kmzero, il marchio che porta in tavola cibi prodotti dietro casa

Fonte: La Nuova Sardegna
28 settembre 2011

L’assessorato alle Attività produttive della Provincia vara il programma rivolto a ristoratori e albergatori




PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI. Ieri è stato presentato nel padiglione di Monte Claro, il programma KmZero-Prodotti locali della provincia di Cagliari, predisposto dall’assessorato provinciale alle Attività produttive e Turismo, nato per favorire l’aggregazione in rete tra le imprese dell’agroalimentare e le attività ricettive e della ristorazione della provincia di Cagliari; per far sì che un maggior numero di albergatori e ristoratori compri dai produttori locali e proponga alla sua clientela gli alimenti prodotti a due passi.
  La rete del programma KmZero conta già più di 100 adesioni da parte dei produttori e dei trasformatori locali. La varietà di scelta non manca: solo 35 aziende per il settore ortofrutta, 17 per il vino ed i liquori e 15 per il pane e la pasta fresca. Quaranta pionieri hanno da poco iniziato ad infrangere la diffidenza allacciando i contatti con gli organizzatori della rete. Al programma possono aderire le aziende agricole ed artigianali ed i loro consorzi e associazioni, che producono prodotti tipici e tradizionali, con sede operativa nel territorio provinciale ed essere iscritte al registro delle imprese alla Camera di commercio di Cagliari. Possono invece ottenere l’assegnazione del marchio KmZero le aziende ricettive e della ristorazione che si impegnano ad inserire nel proprio menù almeno cinque prodotti del paniere a disposizione, acquistandoli direttamente dalle aziende iscritte al programma, per una quantità minima del 70% sul totale dell’acquisto della specifica tipologia di prodotto, distribuito in tutto l’arco dell’anno. «La creazione del marchio KmZero serve per certificare la qualità e l’igiene delle pratiche produttive - afferma Mauro Cadoni, dirigente dell’ufficio dell’assessorato provinciale alle Attività produttive e Turismo - che andranno a costituire un valore aggiunto agli occhi del turista». Alcuni dei pochi albergatori presenti durante l’incontro cercavano sicurezze: «serve senz’altro diversificare il prodotto, ed è indispensabile promuovere l’eccellenza che rappresenta il territorio sardo, ma per far questo serve introdurre dei controlli efficaci nei confronti dei produttori che si fregiano del marchio per impedire mistificazioni ai danni dei turisti, e di conseguenza dei titolari».