Rassegna Stampa

Sardegna 24

Vietata la messa a don Cugus

Fonte: Sardegna 24
26 settembre 2011

Cresia in mezzo alla guerra tra Comune e I Sardi sulla chiesetta di via Leo. Celebrazione «incompatibile con la convenzione»

Don Mario Cugusi e i fedeli di Cresia, pensavano di aver trovato rifugio, dopo l’addio da San Lucifero di don Elvio Madeddu che li ospitava, nella chiesetta aragonese di via Leo, a Monte Urpinu. Chiesetta messa a disposizione dall’associazione di volontariato I Sardi, che gestisce il sito dall’estate 2010. Era prevista una riunione ieri e una messa per oggi. Tutto pronto per i fedeli dell’associazione cattolica Cresia, che contesta l’attuale gestione della Diocesi da parte di monsignor Mani.Maieri mattina l’assessore alla Cultura Enrica Puggioni ha convocato il presidente de I Sardi: la messa e le attività di Cresia non sono compatibili con la convenzione stipulata con l’amministrazione e pertanto, oggi, niente celebrazione. Così I Sardihanno comunicato la decisione del Comune a Cresia. Lunedì la Puggioni incontrerà don Mario e I Sardi per trovare una soluzione. Il caso esplode nel pomeriggio quando il Comune diffonde un comunicato della Puggioni: «Stiamo verificando che tutte le attività in corso oggi rispondano esattamente alle convenzioni sottoscritte dagli assegnatari con l'amministrazione», scrive l’assessore alla Cultura, «in questo senso le attività previste per questo fine settimana nella chiesetta aragonese in via Leo non sono rispondenti ai programmi di utilizzo del bene. E' già stato comunicato all'associazione I Sardi», conclude, «che le iniziative messe in campo dalla stessa associazione non sono previste nella convenzione che regola i rapporti tra l'amministrazione comunale e i gestori del sito e che, pertanto,nonsono realizzabili nel periodo previsto». Cresia si trova dunque in mezzo ad uno scontro tra l’assessorato e I Sardi. E l’associazione, un anno dopo la traumatica rottura con l’Arcivescovo a Sant’Eulalia, è di nuovo nel mezzo di una polemica: stavolta, suo malgrado. Alle 18, nella chiesetta di via Leo, Paolo Fadda e don Mario Cugusi, un po’ in imbarazzo, raccontano l’accaduto al centinaio di fedeli radunati per l’assemblea sociale. «Avevamo chiesto al Comune uno spazio per le nostre attività », ha spiegato Paolo Fadda, «I Sardi ci hanno accolto , ma abbiamo constatato che ci sono rapporti difficili tra l’associazione e il Comune».«Devono chiarire alcuni aspetti sulla gestione », ha spiegato don Mario Cugusi, «ma sono fatti che non ci riguardano. Penso che ilComune non abbia intenzione di vietarci di celebrare la messa. Però così ci è stato detto. A rigor di legge, forse, potremmo celebrare, ma, in questo momento non ci sembra opportuno.Mihanno riferito che potrebbero esserci state pressioni dell’Arcivescovo», conclude,«mamisento di escluderlo categoricamente». La chiesetta aragonese era già finita, nell’ottobre scorso, nel mirinodi alcuni consiglieri comunali (Ettore Businco e Paolo Casu) autori di un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti. La gara per il sito è stata bandita nel luglio 2010. Il Comune ha chiestounprogetto di gestione a 3 associazioni: I Sardi, Cum(centro universitario musicale) e L’Aragonese. Quest’ultima nemmeno risponde e la gara se l’aggiudicano I Sardi che nel progetto inseriscono «numerose attività...diversificate e spazianti in più discipline...che rendono il sito maggiormente fruibile». Ma non saranno rose e fiori. Ben cinque, sotto la gestione dell’assessore Puggioni, le comunicazioni spedite dall’assessorato alla Cultura ai Sardi, per richiedere chiarimenti e riscontri documentali in attuazione della convenzione: la prima il 20 luglio, poi il 26 dello stesso mese e una terza il primo agosto. Il6 settembreunsopralluogo dei funzionari dell’assessorato e il giorno successivo viene spedita a I Sardi una richiesta di notizie. Il Comune specifica che procedure analoghe sono state adottate per tutti i centri. (en.ne.)