La vicenda

Lieto fine vicino per la vicenda di Giuseppa Loi, la novantaduenne disabile di via La Somme costretta a vivere insieme al figlio in una casa-tugurio con un ponteggio da cantiere a fianco al letto. «Interverrò immediatamente», aveva detto giovedì sera l'assessore comunale alle Politiche sociali, Susanna Orrù. Ed è stata di parola. Ieri mattina, infatti, l'esponente della Giunta Zedda si è subito occupata del caso, con il risultato che entro pochi giorni l'anziana sarà trasferita nella casa di riposo comunale di Terramaini. Una struttura a cinque stelle se paragonata all'appartamentino cadente e malsano in cui Giuseppa Loi è stata costretta a vivere negli ultimi tre anni e mezzo.
«Mi sono insediata da poco e ovviamente non conosco ancora tutti i casi», ha spiegato il giovane assessore, «mi sono subito informata e ho appreso dalle nostre assistenti sociali che il caso era già ben noto e che c'erano richieste di intervento da anni. La soluzione di Terramaini non è peraltro una novità, era stato già comunicato sia all'anziana che a suo figlio che il Comune avrebbe provveduto al trasferimento. In altre parole il caso era già in via di risoluzione, strano che non ve lo abbiano detto».
A quando il trasferimento nella casa di riposo? «Due giorni al massimo». Tutto è bene quel che finisce bene, insomma, anche se a San Michele i “casi umani” sono tantissimi. «Non sempre sono reali», frena l'assessore, «alcune volte i richiedenti ci rappresentano una situazione molto più grave di quella effettiva. In altri casi il dramma esiste ma magari non viene fuori per l'orgoglio di certe persone che non vogliono rendere pubblico il loro disagio». (p. l.)