Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rogo in viale Marconi, per tre ore traffico in tilt

Fonte: L'Unione Sarda
12 settembre 2011

Per la quarta volta in pochi giorni le fiamme sono state appiccate nelle discariche abusive disseminate lungo la strada




CAGLIARI. Anche ieri il viale Marconi si è trasformato in un incubo per chi passava e per chi ci si doveva fermare a causa di un incendio appiccato a destra, direzione Quartu Cagliari, all’altezza degli studi di Videolina, poco lontano dal distributore di benzina della Esso.
I tecnici non hanno dubbi: sono tutti incendi dolosi. La zona è una stratificazione di situazioni. Lungo il viale Marconi ci sono abitazioni, capannoni commerciali, empori, officine, ma anche terreni sgombri e disseminati di vegetazione incolta e poi una marea di discarica. Sia a lato dello stagno, sia dall’altra parte della strada. Discariche anche pericolose per i materiali raccolti, come gli pneumatici, a montagne. Naturalmente tutte discariche abusive, che probabilmente disturbano i pastori urbani, incredibilmente sopravvissuti col loro gregge e quindi decisi a conquistare terreni di pascolo in mezzo alla città e alla sua sporcizia. Ieri intorno alle 10.30 le fiamme si levavano alte lungo la strada e il centralino dei vigili del fuoco è stato tempestato di telefonate: tutti segnalavano il fatto che fiamme e fumo puntavano dritti verso il viale Marconi. Quando i vigili sono arrivati si è visto subito che l’osservazione degli automobilisti di passaggio era sensata e quindi bisognava spostare il traffico e convogliarlo lungo la corsia dalla parte dello stagno. La strettoia ha incolonnato le macchine e la fila da Is Pontis Paris fino quasi all’ingresso di Cagliari è durata oltre due ore. L’incubo era alimentato anche dal fumo e alla preoccupazione che le fiamme si estendessero. Per i vigili del fuoco si è ripresentato il rischio di due notti fa, quando per tre lunghissime ore hanno dovuto combattere con le fiamme che quasi avevano avvolto il distributore di benzina della Esso: le auto sfrecciavano veloci e c’era rischio serio per l’incolumità degli operatori impegnati a spegnere il fuoco. Ieri mattina è stato più facile perché con l’aiuto dei vigili urbani di Quartu e della polizia stradale il traffico è stato allontanato dalla zona operazioni e i vigili avevano un accesso più sicuro. Il lavoro è stato molto lungo, le squadre hanno lasciato viale Marconi soltanto intorno alle 13.30. Hanno bruciato sterpi ma anche immondizie, di ogni tipo a giudicare dall’odore molto fastidioso che ha raggiunto anche il quartiere di San Benedetto e quello di Genneruxi. Il fuoco è stato appiccato per quattro volte in tre giorni, nella prima qualcuno ha tentato di affermare che fosse stato un caso, ma dopo è apparso subito chiaro che probabilmente c’è perfino un disegno: la zona è sempre la stessa, i roghi divampano accanto ai resti lasciati da quelli del giorno prima, sono i terreni a esser presi di mira dai piromani. Quale sia l’obbiettivo è da chiarire, ma una traccia sembra sia saltata fuori.