Rassegna Stampa

Sardegna 24

«Interrogazioni senza risposta con i sindaci di centrodestra»

Fonte: Sardegna 24
5 settembre 2011

COMUNE. REPLICA DELLA MAGGIORANZA ALLE ACCUSE DEL CAPOGRUPPO PDL FARRIS

«Con Floris e Delogu centinia di interrogazioni non sono mai state discusse». È la replica del centrosinsitra elle accuse del capogruppo Pdl Giuseppe Farris che si è lamentato per la mancata convocazione del consiglio comunale di martedì prossimo. «Nelle passate consiliature le scelte importanti per la città venivano prese fuori dal Consiglio Comunale. Oggi non è più così», scrivono in un comunicato i capigruppo della maggioranza, Davide Carta, Pd, Enrico Lobina, Federazione della Sinistra – Rossomori, Giovanni Dore, IdV, Sergio Mascia, Sel e Raimondo Perra, Socialisti – Meglio di prima non ci basta, «il consigliere Farris, anche se è all’opposizione, può stare tranquillo. Potrà continuare ad esprimere il suo punto di vista sulla città in ConsiglioComunale e nelle commissioni competenti. ConFloris eDelogu centinaia di interrogazioni non sono mai state discusse. Soprattutto quelle dell’opposizione. Invece che rallegrarsi della ritrovata dignità e centralità del ruolo del Consiglio Comunale», conclude, «ci si appiglia a inconsistenti polemiche». I capigruppo hanno anche ipotizzato la convocazione di3riunioni alla settimana, «in relazione alla complessità e vastità dei temi da affrontare ». Sul tema è intervenuto anche il vicepresidente del consiglio Giuseppe Andreozzi che motiva la mancata convocazione di martedì coi disagi legati allo sciopero e ai problemi tecnici dell’aula. «L'attacco portato dal consigliere Farris al presidente del Consiglio appare assolutamente ingiustificato, pretestuoso e volto a metterne in discussione lo sforzo di operare super partes per consentire a tutti i gruppi, anche della minoranza, di agire nei rispettivi ruoli per il miglior funzionamento dell'organo rappresentativo della città. L'inopportuno avvertimento di ricorrere all'autorità prefettizia », aggiunge, «organo del governo nazionale, per dirimere analoghe contrapposizioni, è peraltro significativo della volontà del consigliere di costruire fittizie polemiche e alterare il confronto democratico sottraendolo alle naturali sedi a ciò deputate».