Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Riecco i dipinti spariti

Fonte: L'Unione Sarda
28 luglio 2011

DUOMO. Esposte nel Museo le 8 tele del Seicento ritrovate nel 2009

Furono rubati dalla basilica di Santa Croce

Il museo del Duomo di Cagliari restituisce alla città una parte del suo patrimonio artistico e la mostra al pubblico. Si tratta di otto dipinti del Seicento che adornavano le lunette della sacrestia della Basilica di Santa Croce, in Castello. Trafugati in circostanze incerte, sono stati riconsegnati nel 2011 dai carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale di Sassari. Furono sequestrati a un commerciante di Cagliari nel 2009: li aveva già messi in vendita.
IL CICLO RITROVATO Racconta ai fedeli la storia di Sant'Ignazio di Loyola, fondatore dell'Ordine dei Gesuiti e offre, sulla scia del rigore controriformistico, un modello esemplare di fede. La vicenda terrena del santo si dipana tra partizioni architettoniche, funzionali alla scansione delle sequenze narrative.
L'AUTORE Fu un pittore di Marina, Giuseppe Deris, attivo a Cagliari alla metà del XVII secolo e forse formatosi alla scuola spagnola, a tradurre in un linguaggio immediato la volontà dei committenti. Gli atti parrocchiali raccontano che si sposò a Marina nel 1663 e che qui, nel 1695, trovò la morte. Operò anche ad Alghero.
L'ATTRIBUZIONE Manca la firma, ma Mario Matteo Tola, storico dell'arte, autore della perizia per conto del Tribunale, ha validi elementi di certezza. Nascono dal confronto con altre opere attribuite al Deris, dall'analisi chimica comparativa dei colori e da ricorrenti stilemi decorativi. C'è poi un cartiglio che, riferito a un ciclo differente, incentrato su San Francesco Saverio e ancora a Santa Croce, avallerebbe l'ipotesi: si parla di “originales” di Giuseppe Deris. Un plurale che lascerebbe intuire la stesura dei cicli nella stessa bottega.
LA SCOMPARSA DEI DIPINTI Avvenne in circostanze misteriose. Mario Matteo Tola ha indagato gli archivi: nel 1950 le tele sono a Santa Croce, ma in un magazzino; un inventario del Settecento, invece, le descrive nella collocazione originaria: le lunette della sacrestia.
LA DIRETTRICE DEL MUSEO Nel corso dell'inaugurazione, presieduta dall'arcivescovo di Cagliari Giuseppe Mani e cui ha partecipato anche l'assessore alla cultura del Comune Enrica Puggioni, la direttrice Maria Lucia Baire ha mostrato soddisfazione: «Il Museo del Duomo vuole essere vivaio culturale. Quest'iniziativa consente di offrire alla città e ai suoi visitatori un servizio di qualità, ai fini di una promozione non solo turistica, ma anche umana». Accanto alle opere di Deris, la mostra offre i gioielli in filigrana di Gianni Murgia.
Manuela Arca