Sono partiti tre giorni fa i lavori per lo smantellamento del palcoscenico dell’Anfiteatro romano di Cagliari. Le contestatissime tribune di legno, per ora, restano. Anche se l’assessore provinciale alla Cultura e agli Spettacoli Francesco Siciliano si augura che “vengano smantellate al più presto”.

Un milione e mezzo di euro del Comune per tornare a vedere la roccia di tufo così com’era stata modellata 2000 anni fa dagli antichi romani. Ma, dopo, chi si prenderà cura di uno dei più importanti monumenti archeologici di Cagliari?

L’auspicio del presidente di Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana è che il sito venga valorizzato nell’ambito di un più ampio percorso di conoscenza della città che comprenda anche altri monumenti. Un’idea condivisa anche dal presidente del Gruppo di intervento giuridico Stefano Diliperi , che vede nella riapertura del sito importanti ricadute positive per Cagliari e la Sardegna.
Intanto, il sovrintendente ai Beni Archeologici Marco Minoia, urge lo smantellamento delle tribune e il via all’utilizzo dell’arena per scopi culturali.