Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico, non piace il supersovrintendente

Fonte: La Nuova Sardegna
19 luglio 2011

Il sindaco illustrerà domani in consiglio comunale i conti e le prospettive della Fondazione






CAGLIARI. Domani in consiglio il sindaco Zedda riferirà sulla situazione del Teatro Lirico, la maggiore emergenza, politica e di bilancio, che la sua amministrazione ha ereditato. Ieri doppio lungo appuntamento per il primo cittadino con i lavoratori e con i componenti del Cda dell’ente. I dipendenti del teatro, che vedono ormai a rischio non solo la regolarità delle retribuzioni ma lo stesso posto di lavoro, hanno chiesto al sindaco maggiore trasparenza nelle decisioni e un coinvolgimento diretto dei dipendenti nei processi decisionali della Fondazione.
A questa richiesta Zedda ha espresso il proprio assenso, assicurando che sul fronte della trasparenza l’intero cda della Fondazione è compatto. Ma la trasparenza da sola non basta a sanare i bilanci, né a renderli più adeguati ai tempi. E così ieri il consiglio, convocato dal sidnaco e tenutosi subito dopo l’incontro con i sidnacati, ha discusso sulla richiesta del soprintendente Di Benedetto di spostare l’asse di governo e controllo della Fondazione proprio suua sua figura, che avrebbe in pratica gli stessi poteri di una amministratore delegato di una azienda privata: assunzioni, promozioni, rimozioni e persino le retribuzioni.
Una sorta di capo-azienda che mal si concilia sia con la natura pubblica della Fondazione che con le stesse prospettive di Di Benedetto, che ha un contratto solo sino a settembre. E a farsi portavoce dei malumori dell’intero cda, che in pratica verrebbe, esso sì, commissariato, è stato lo stesso sindaco. «Non sono favorevole a questa concentrazione di poteri». Un modo come un altro, comunque diplomaticamente accorto, per dire a Di Bendetto che la sua missione volge al termine.