Rassegna Stampa

Sardegna 24

Il Sant’Elia: «Dateci lo stadio»

Fonte: Sardegna 24
14 luglio 2011

 

L’impianto di via Schiavazzi fuori norma per la D. Il presidente Cardia: «Il Comune non ha mai fatto i lavori»

Dateci lo stadio. La Federazione preme per l’adeguamento del campo, ma l’intervento del Comune non arriva. E così Franco Cardia ha iniziato le trattative con altri sindaci dell’hinterland. Mache dirà il quartiere se il Progetto calcio Sant’Elia dovesse disputare le gare interne del campionato di serie D lontano dal rione? «Potrebbe esplodere un problema di ordine pubblico», sottolinea Cardia, che ieri ha spedito una lettera al sindaco Massimo Zedda per chiedere la disponibilità dello stadio Sant’Elia. La grana del campo di Sant’Elia Zedda l’ha ereditata, come tante altre, dalla Giunta Floris. A febbraio, mentre l’obiettivo promozione in serieDsi concretizzava, Cardia presentava al Comune il progetto per l’adeguamento dell’impianto di via Schiavazzi, sulla base del “Regolamento Impianti Sportivi Serie D”, stilato dalla Figc. La squadra ottiene la promozione e il 25 maggio la Figc effettua un sopralluogo nel campo rionale. In quell’occasione si presentò la necessità di attuare alcuni interventi senza i quali disputare le gare del campionato nazionale di serie D è impossibile; la Figc, scrive Cardia, «ha chiesto che venissero eseguiti dei lavori a carico dell’amministrazione comunale». Il nuovo progetto prevede il rifacimento totale della recinzione di separazione tra il campo e gli spalti, la realizzazione di tribune per mille spettatori (cento da destinare al settore ospiti), i servizi per gli ospiti e duecancelli per consentire l’evacuazione in caso di incidenti. Veniva inoltre richiesta l’agibilità che la commissione provinciale per gli spettacoli deve essere rilasciare al Comune. Nessuna risposta è mai arrivata e due giorni fa la Figc ha chiesto alla società se i lavori erano stati completati. «Il Progetto Calcio Sant’Elia non sa dove giocare», scrive Franco Cardia, nella lettera spedita ieri al sindaco Massimo Zedda, all’assessore allo Sport, Enrica Puggioni, e al dirigente Alessandro Cossa, per richiedere la «disponibilità dello stadio Sant’Elia. La preparazione inizia tra 10 giorni e ad agosto 2011 si disputeranno la Coppa Italia e il campionato nazionale di serie D. Se dovessero dare inizio ai lavori», conclude, «siamo in ritardo, poiché non si sa dove fare la preparazione atletica». Lo stadio è gestito dal Cagliari calcio fino al 2013, ma «la convenzione garantisce al Comune la possibilità che venga concesso a terzi su richiesta dell’amministrazione », spiega Cardia che racconta di aver ricevuto offerte di trasferimento anche a Quartu eMonserrato. «Se il Comune utilizzasse le tribune che giacciono nel deposito dell’Exmà, spenderebbe solo 10 mila euro per mettere l’impianto a norma. Io vorrei restare nel quartiere», aggiunge il presidente, «ma senza l’omologazione dell’impianto sarei costretto a emigrare nell’hinterland. E questo potrebbe causare problemi di ordine pubblico». «Il quartiere di Sant’Elia ha vissuto con grande gioia, nonostante la grave crisi economica, la promozione di categoria della propria squadra di calcio,», spiega il consigliere comunale Pdl Edoardo Tocco, «la seconda più importante della città, e dai loro beniamini del pallone si attendeunriscatto sociale. Bisognsa evitare che la squadra si allontani dal quartiere».