Rassegna Stampa

Sardegna 24

Noal premio di produzione»

Fonte: Sardegna 24
14 luglio 2011

 

Teatro lirico, il ministero nega gli incentivi ai lavoratori, causa profondo “rosso”

 

Decisivo il segno meno nel bilancio 2010 Lunedì faccia a faccia in via Sant’Alenixedda tra Cda e sindacati
 

Il Ministero risponde picche. I dipendenti del Teatro lirico non avranno il premio di produzione. Una mazzata per i lavoratori (costretti a rinunciare dai 700 ai 1200 euro lordi a testa) che rischia di complicare la già difficile coesistenza con l’amministrazione di via Sant’Alenixedda. La questione sarà affrontata nella riunione di lunedì tra i sindacati e il presidente della Fondazione Gennaro Di Benedetto. In seguito ad un accordo stipulato nel2008tra la Fondazione a sindacati, e ad altri assunti sucessivamente, ai lavoratori del Taetro veniva concesso un acconto sui miglioramenti contrattuali e un premio di produzione ancorato a un numero di spettacoli (60 concerti). Premio che quest’anno (nonostante i60spettacoli)nonèmai arrivato. Da qui le pressanti richieste dei sindacati che hanno convinto, il9maggio, il cda del Lirico a chiedere al Ministero il parere: il premio di produzione spetta o no ai lavoratori? La lettera di Di Benedetto evidenzia, nella richiesta di parere, le «perdite significative riguardanti i rapporti col personale dipendente » emerse nel bilancio consuntivo del 2010, sottolineando comel’esercizio del2010 si chiude in perdita, a differenza di quanto accadde nel 2008 e nel 2009 (in cui i miglioramenti contrattuali vennero erogati) quando «gli esercizi figuravano in sostanziale pareggio». La risposta del Ministero, precisamente dall’Ufficio I servizio attività liriche e musicali, arriva il 18 maggio. Il direttore generale Salvatore Nastasi si appella ad una legge del 2008 che ribadisce come la concessione di benefici economici destinati al personale doveva comunque avere un limite nei parametri del bilancio. Non solo. Denucnia carenze di documentazione e accertamento del livello degli aumenti della produttività «checomunquedeve esseremonitorata a posteriori enonmeramente affermata con accordi ex ante tra le parti, ma soprattutto », aggiunge, «sembra sia stata tenuta in nessun conto la condizione della presenza dell’equilibrio economico e finanziario ». Il Ministero richiama poi gli amministratori che disposero, o semplicemente chenonsospesero, le erogazioni, alla responsabilità e chiede di conoscere l’esatto ammontare degli emolumenti. Annuncia infine un referto sul caso, da parte del collegio dei revisori. Forte dunque la delusione tra i sindacati che aspetteranno l’incontro di lunedì conDi Benedettoprima di prendere qualsiasi decisione. «Il pubblico viene perchè sa bene come lavoriamo », spiega Gianluigi Sarigu, Uilcom, «e l’ha dimostrato con le duemila firme raccolte a nostro sostegno. In questi anni del resto è stata evidente la professionalità e la competenza del settore tencico e artistico, quanto l’inadeguatezza degli amministratori che hanno causato questa situazione. Si tratta ora», conclude, «di esaminare bene il bilancio». In vista dell’incontro di lunedì, due giorni fa il segretario generale Uilcom Tonino Ortega scriveva: «abbiamo sentito solo belle parole, attendiamo fiduciosi i fatti. Auspichiamo che il nuovo Presidente dia seguito alle dichiarazioni di grande sensibilità e vicinanza al Teatro espresse durante lacampagna elettorale, individuando maggiori risorse economiche e soluzioni che lo contraddistinguano rispetto alle precedenti amministrazioni». (en.ne.)