Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

All’ostello si fa il cinema

Fonte: La Nuova Sardegna
14 luglio 2011

Fondi dal ministero della Gioventù per otto città italiane



Quasi un giallo: progetto “chiavi in mano” che arriva da Roma ma senza il coinvolgimento dell’amministrazione

CAGLIARI. «Gli ostelli diventano residenze artistiche e culturali»: un progetto già pronto e impacchettato raggiungerà otto città italiane scelte dal ministero della Gioventù per una sperimentazione che dovrebbe addirittura attirare l’attenzione dell’Europa e quindi far «ricevere agli ostelli italiani il riconoscimento di centri europei per la gioventù». Il luogo dell’esperimento per Cagliari è, appunto, l’ostello del quartiere Marina, che dipende dal Comune dove, però, nessuno è stato ancora informato di niente. Tantomeno sanno qualcosa i non modesti gruppi cittadini che si occupano di cinema.
D’altronde, il comunicato arriva dritto da Roma, ministero della Gioventù, con tanto di dichiarazioni della titolare, Giulia Meloni. Così il comunicato: «Gli ostelli della gioventù, nati 65 anni fa per promuovere il turismo giovanile low cost, diventeranno luoghi di aggregazione, dove i ragazzi potranno frequentare laboratori artistici. Si parte subito con una sperimentazione in otto sedi in altrettante città e una dotazione di tre milioni di euro, di cui 2,4 milioni dai fondi per le politiche giovanili e 600 mila euro dall’Aig (Associazione italiana alberghi per la gioventù). Il progetto, a cura del ministero della Gioventù e dell’Aig, è stato presentato oggi (ieri) a Roma dal ministro Giorgia Meloni e dal presidente dell’associazione, Vanni Cecchinelli. L’obbiettivo - e questa è una dichiarazione del ministro Meloni - è innanzitutto quello di valorizzare la rete dei nostri alberghi della gioventù, ma anche di trasformarli in luoghi dove portare avanti delle attività. Si parte con otto strutture, che saranno trasformate in laboratori d’arte: a Firenze e Cagliari ci si potrà occupare di cinema, a Perugia e Bologna di musica, a Napoli e Genova di teatro, a Matera di arti visive e a Trieste di giornalismo. La stima del ministero è di coinvolgere in questa prima fase almeno 200 mila ragazzi. Successivamente, questa esperienza verrà estesa al maggior numero di ostelli, attualmente sono 300 su tutto il territorio nazionale. Le attività, che partiranno nei prossimi mesi, saranno gratuite». Nel comunicato si aggiunge anche l’altro obbiettivo, sempre per dichiarazione del ministro: «Ci auguriamo - è scritto - che gli ostelli italiani riescano a ricevere il riconoscimento di centri europei della gioventù».
Alcune domande discendono da un annuncio del genere: perché a Cagliari si è scelto di promuovere proprio il cinema? Si è forse saputo che la città è molto vivace in questo campo sia per la qualità del lavoro delle associazioni che fanno conoscere i tanti autori italiani e no sia per la produzione di registi locali? Com’è che nessuna entità locale è stata interpellata sul tema?
Nel sito dell’Aig il progetto è già presente: «Osthello», arriverà nelle otto città pronto e coi tutor. E qui nasce un’altra curiosità: il cinema e la musica hanno i tutor, per le altre discipline «sarà presentato nella fase successiva». Come mai? Per il cinema giungerà in città un regista, Gianfrancesco Lazotti, mentre per la musica andrà a Perugia e a Bologna Vittorio Nocenzi. Lazotti è di casa a Cagliari? Non risulta. Lazotti in passato ha scelto Cagliari come location per un suo lavoro? Non risulta neppure questo. A Lazotti piace Cagliari? E si spera almeno questo.
In Comune, le politiche giovanili sono uno degli argomenti gestiti direttamente dal sindaco, Massimo Zedda. Che dichiara: «E’ un progetto pronto, già deciso dal ministero e dall’Aig. Ben venga se i lavori che si produrranno serviranno a pubblicizzare la nostra città. La speranza - conclude Zedda - è che le risorse destinate a Cagliari siano utilizzate appieno e nel modo giusto». (a.s)