Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Beni demaniali ignorati

Fonte: L'Unione Sarda
14 luglio 2011

CALAMOSCA. Strade dissestate, servizi e arredo urbano inesistenti

 

Degrado figlio dell'incertezza sulla proprietà


Vedi la foto È uno degli angoli più belli e amati della città, fatto di vegetazione spontanea che cresce a strapiombo su un mare cristallino. Nonostante la sua bellezza, Calamosca è sempre stata bistrattata dalle istituzioni. Strade dissestate, servizi inesistenti e nessuna cura dell'arredo urbano caratterizzano questo angolo di paradiso a cinque minuti dal centro città. L'incuria è da addebitare soprattutto all'incertezza sulla titolarità di terreni e immobili: Marina, Esercito e Comune. Ma da Palazzo Bacaredda fanno sapere: «Cercheremo di far dialogare le istituzioni competenti».
LA LEGGE «Quando cessa l'uso governativo i beni demaniali passano alla Regione», spiega Gianni Aramu, responsabile civile del Comitato misto paritetico per le servitù militari. Com'è successo per gli otto alloggi ufficiali di fronte alla caserma Ederle di Calamosca e i terreni retrostanti o l'ex poligono della Sella del Diavolo, quello di fronte ai campi di calcio situati all'imbocco della via per Cala Fighera.
ASPETTANDO LO STATO Questi ultimi invece sono parte della lunga lista di beni demaniali che attendono di passare alla Regione. «Non si capisce perché l'Esercito, nonostante non sussista più l'uso governativo, li abbia dati a una società sportiva». Stessa sorte per i campi di atletica di viale Calamosca. «Li hanno dati alla Federazione italiana di atletica leggera. Anche in questo caso non si capisce perché». Attendono di entrare nella disponibilità di viale Trento «tutto il fortino e parte del faro, compreso il colle» che si trovano sulla destra percorrendo viale Calamosca. Mentre sulla sinistra ci sono «tutti i beni e i terreni della Marina tranne gli uffici dell'ex deposito carburanti che la Marina utilizza ancora». La Sella del Diavolo invece è divisa a metà. «Il versante verso Marina Piccola è della Marina, quello opposto, verso Sant'Elia, è dell'Esercito». Ed è proprio quest'ultima parte che attende la Regione. «Stiamo insistendo perché venga velocizzato il passaggio», spiega Aramu. Lo stesso dicasi per la strada che da Calamosca porta a Cala Fighera. Dall'Agenzia del Demanio fanno sapere che è del Ministero della Difesa, che però non ha fornito viale Trento della documentazione al riguardo.
I PROGETTI In questa condizione di incertezza fare progetti di riqualificazione è difficile. Per questo l'assessore comunale all'Urbanistica Paolo Frau, farà in modo che il Comune «sia parte attiva nel far dialogare le istituzioni in modo da stabilire una volta per tutte le competenze». Se lo augurano in tanti.
Mario Gottardi