Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Perizia comunale sull’anfiteatro

Fonte: La Nuova Sardegna
8 aprile 2011



Spettacoli sì o no: il sindaco vuol sapere se le tribune reggono la folla




ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Il sindaco ha letto con attenzione la relazione dell’Istituto centrale per il restauro, ha compreso che la situazione dell’anfiteatro romano è seria, ma siccome nasce medico e non strutturista ha chiesto ai tecnici una relazione sul tema: l’anfiteatro è agibile o no?
Nei panni di Salomone il sindaco Emilio Floris ieri se l’è cavata bene. Inutile continuare a ignorare quel che i massimi esperti della conservazione dei monumenti in Italia vanno dicendo da alcune settimane e cioè che le condizioni dell’anfiteatro-monumento archeologico e dell’anfiteatro-tribune per gli spettacoli non possono più essere sottovalutate. Il ministro dei beni culturali ha lanciato un appello perché si trovi una soluzione per tutelare il monumento ma anche fare gli spettacoli: «Il ministro ha anticipato quel che in Comune si era deciso di fare per ieri mattina - spiega l’assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini - vale a dire incontrarsi con la soprintendenza per capire cosa si può fare». Forse è arrivato il momento di sgombrare il campo dagli equivoci: la soprintendenza archeologica di Cagliari ha cominciato a segnalare la rovina del monumento già dalla fine della primavera 2010, la soprintendenza non sta conducendo una guerra contro gli spettacoli, che il decalogo di Segesta invita, al contrario, a tenere nei monumenti, ma chiede che questi ricomincino una volta che si sarà messo al riparo l’anfiteatro dalla rovina non più tanto lenta. Tutti d’accordo anche in Comune che le tribune vadano smontate, il sindaco ieri ha dato mandato al direttore dell’assessorato ai Lavori pubblici, l’ingegner Mossa, di eseguire una perizia sul monumento. Se anche i suoi tecnici gli diranno che ammassare spettatori sulle tribune è ormai pericoloso, all’anfiteatro non metterà piede nessuno. Neppure il ministro potrà pretenderlo, ma un altro equivoco da chiarire è che Galan non ha chiesto di fare gli spettacoli a tutti i costi, tantomeno di tenerli col rischio dell’incolumità delle persone. Perché, bisogna sottolinearlo, è esattamente di questo che, ora, si sta parlando. La polemica sull’opportunità di seppellire l’anfiteatro con le tribune è vecchia di dieci anni, mentre sono nuove due circostanze: la prima è che il monumento è in rovina per affermazione degli esperti di conservazione dei beni archeologici, la seconda è che anche le tribune che devono sorreggere gli spettatori sono marce in vari punti. Chi se l’assume la responsabilità di tenerci lo stesso gli spettacoli? Ecco che il sindaco ieri ha compiuto il passo necessario: se l’assumerà lui, se i tecnici gli diranno che nessuno correrà rischi. Infine: ieri, dopo l’incontro tra sindaco e soprintendente Minoja, si è tenuta la giunta che all’ordine del giorno aveva la delibera per decostruire le installazioni dell’anfiteatro, con le voci di spesa e la richiesta di immediata eseguibilità. Verrà discussa una volta letta la perizia dei tecnici comunali.

 

I contenuti della relazione dei tecnici dell’Istituto centrale per il restauro

Le muffe sul legno: è marcio




CAGLIARI. La pietra dell’anfiteatro romano di Cagliari si sta deteriorando. La sua rovina è stata accelerata dal microclima che una copertura di legno come quella calata undici anni fa è riuscita a instaurare. Inutile che gli oppositori della scelta di smontare le tribune insistano a dire che la pietra si rovina anche per le radici delle piante di cappero o per quelle dei cespugli di margherite: l’Istituto centrale per il restauro e per la conservazione dei monumenti ha inviato una relazione dettagliata e, se qualcuno ha orecchie per ascoltare, preoccupante. La rovina ha colpito anche le parti restaurate subito dopo la seconda guerra mondiale, le strutture di cemento armato, nel sopralluogo dei tecnici ministeriali, hanno rivelato problemi seri. Il ferro si è gonfiato, il cemento si sta sgretolando. Il pericolo di crolli è stato dichiarato con fermezza: i tutori dei monumenti sono preoccupati che i crolli avvengano sull’anfiteatro, ma è ovvio che se c’è rischio per le pietre, c’è pericolo anche per le persone che potrebbero fare calca sopra legno e cemento deteriorato.
A proposito del legno. Nella delegazione dei tecnici inviata dall’Istituto c’era anche un’esperta di strutture lignee: la relatrice ha affermato che sulle tribune affiora una muffa. Ebbene gli esperti spiegano che, se quella muffa è presente sulla superficie di una struttura non basta una ripulita anche accurata: vuol dire che la parte interna è marcia. Non sorprende perciò che il sindaco, una volta conclusa la lettura della relazione, abbia deciso di assumere una posizione prudente e, pur volendo anche lui non ostacolare gli organizzatori dei concerti, abbia chiesto ai tecnici del Comune di andare a vedere e presentargli un’altra relazione. Se i risultati saranno anche soltanto simili a quelli dei tutori dei monumenti la questione sarà chiusa: spettacoli nella stagione estiva 2011 all’anfiteatro non se ne faranno. Da valutare con attenzione due cose. La prima è che Cagliari dovrebbe avere uno spazio grandi eventi, e questo sarà lavoro del prossimo sindaco. La seconda, più immediata: il presidente della Provincia ha dato la disponibilità a trovare una soluzione temporanea per salvare gli spettacoli estivi all’aperto. La riunione che ha sollecitato a fare con Comune e Regione probabilmente va convocata al più presto.