Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sit in dei Verdi contro il degrado del parco di Tuvixeddu

Fonte: L'Unione Sarda
4 aprile 2011

Sant'avendrace 

«Tuvixeddu è una partita che sta durando decenni con regole cambiate troppe volte. Il risultato è la mancata apertura di un parco che avrebbe rivitalizzato Sant'Avendrace colmando un vuoto culturale e occupazionale». Così i Verdi di Cagliari che ieri hanno dato vita a un sit-in davanti alle tombe romane abbandonate dell'ex cantiere Cocco, in viale Sant'Avendrace, per rivendicare più attenzione da parte degli amministratori verso il quartiere. Gli ambientalisti, capeggiati dal coordinatore provinciale, Roberto Copparoni, hanno allestito un banchetto informativo. «Chiediamo una valorizzazione integrata del rione e della laguna», spiega Copparoni. «La vicenda di Tuvixeddu è tragicomica. Il parco è interdetto e la necropoli è in preda a un degrado intollerabile».
Gli ambientalisti auspicano un'immediata messa in sicurezza. «Anche le aree prospicienti devono essere bonificate e rese fruibili», afferma Angelo Pili (Aloe Felice onlus). «Mi riferisco all'ex cantiere Cocco e all'area di vico II Sant'Avendrace dove le tombe puniche e gli alloggi dell'ex cementeria ospitano senzatetto».
«È la seconda necropoli del Mediterraneo dopo Cartagine e dovrebbe essere visitata da migliaia di persone. Invece è chiusa», tuona Costantino Mazzanobile (Aloe Solidale).
Gli ambientalisti sperano che Tuvixeddu sia inserito nell'elenco dei siti di Monumenti Aperti. «Manca un mese ma ce la possiamo fare», sostiene Pili. «Siamo disposti a ripulire l'area con le nostre mani». (p. l.)