Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'idea «Un Museo della memoria a Castello»

Fonte: L'Unione Sarda
4 aprile 2011

LA RICHIESTA DEL COMITATO GUIDATO DA MARIO LIXI: UNO SPAZIO PER RICORDARE I BOMBARDAMENTI DEL '43.

 Vedi la foto Un “Museo della memoria” in Castello per onorare le vittime dei bombardamenti del '43 e trasmettere il ricordo e il senso di quella immane tragedia alle nuove generazioni. L'idea risale al 1983, quando in città si tenne il convegno “Ricordare: basta?”. A distanza di quasi trent'anni, però, nulla o quasi è stato fatto per rispondere a quell'esigenza, tuttora molto sentita. Iniziative ce ne sono state (albero delle croci, celebrazioni religiose per le vittime, convegni, concorsi scolastici) ma di un Museo della memoria non si è più parlato, col risultato che non è stato colmato il vuoto di una struttura pubblica che fosse un richiamo agli orrori della guerra e alla difesa della pace.
A rilanciare l'idea ci ha pensato il “Comitato per la memoria storica di Cagliari 1943”, coordinato dal cardiologo in pensione Mario Lixi (classe 1930) e composto da una quarantina di cagliaritani. Nei giorni scorsi, Lixi e soci hanno lanciato un accorato appello ai candidati alla carica di sindaco, perché realizzino, una volta eletti, il museo. «È da lungo tempo che se ne discute e c'è un progetto pronto», afferma. Il Comitato si augura che qualcosa cambi presto, perché ricordare le vittime dei bombardamenti e celebrare gli artefici della ricostruzione («che sono i nostri genitori», ricorda Lixi) è fondamentale. Il museo sarebbe uno spazio culturale (per mostre, dibattiti e convegni) oltre un centro di documentazione e memoriale vero e proprio. Un'opera simbolo, insomma, proiettata sulla vita e sul futuro della città. «Il progetto», riprende Lixi, «prevede pannelli esplicativi, targhe e lapidi con i nomi di tutte le vittime, documentazioni audio-visive degli eventi del '43 e opere di artisti sardi, come ad esempio Sciola che abbiamo già sensibilizzato sull'argomento». Ma c'è anche un'altra richiesta. «Ci piacerebbe», sottolinea ancora Lixi, «che sulla facciata del Palazzo di Giustizia, dove già abbiamo individuato un apposito spazio vuoto, fosse realizzata una targa con impressa la frase di Francesco Cocco Ortu “Cagliari, una città che non volle morire”». Il Comitato chiede, infine, l'adeguata pubblicizzazione della motivazione della Medaglia d'oro al valore militare conferita alla città nel 1950 dalla Presidenza della Repubblica. «La sua posizione attuale nella sala del Palazzo comunale», conclude Lixi, «è poco visibile. Se invece il testo fosse ripetuto in una sede più accessibile, ad esempio su una scultura esposta all'aperto, si otterrebbe senz'altro una conoscenza più capillare da parte dei cagliaritani, a cominciare dai giovani».
PAOLO LOCHE