Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zard: «Rifaccio io le tribune»

Fonte: L'Unione Sarda
1 aprile 2011

LA SOLUZIONE.

La proposta del produttore di “Notre Dame”: «Montare altri spalti seguendo le disposizioni di Minoja»

Anfiteatro chiuso: in arrivo altri ricorsi al Tar
Vedi la foto David Zard non è uno abituato a perdere tempo. «Quando a gennaio ho saputo che l'Anfiteatro non sarebbe stato disponibile per gli spettacoli estivi, ho chiesto al Comune di poterlo rendere agibile seguendo le prescrizioni della sovrintendenza». Nato a Tripoli sessantotto anni fa, nell'ambiente viene definito come il «Napoleone del rock» ed è uno dei pochi che può permettersi di mandare a quel paese Louise Veronica Ciccone, in arte Madonna. È il padre degli spettacoli italiani di Notre Dame de Paris, che non ha ancora rinunciato a portare anche a Cagliari, proprio all'Anfiteatro.
LA PROPOSTA «Due mesi fa ho parlato con la direttrice regionale dei Beni culturali e ho proposto al Comune di convocare una conferenza dei servizi per ristrutturale le tribune dell'arena in modo da salvaguardare il monumento. Noi siamo disponibili a entrare in una società mista, pubblico-privato, che possa gestire la struttura». Chiudere l'Anfiteatro sarebbe «riprovevole», per Zard. «È come chiudere la Scala a Milano o l'Arena di Verona. è riprovevole. Le condizioni della struttura poi non sono pessime, ho fatto un sopralluogo da poco. Le preoccupazioni della sovrintendenza sono legittime ma non si possono vietare i concerti. Io sono disposto a montare le tribune e smontarle a fine stagione, con fondi miei». Anche perché senza Anfiteatro la data cagliaritana di Notre Dame rischia di saltare: «Io non ho alternative. Non posso far sedere il pubblico in situazioni sgradevoli, ho rispetto e stima delle persone che vengono a vedere lo spettacolo. Per questo spero che le istituzioni cagliaritane si fidino di me». Il tempo per salvare la stagione 2011 è poco: «E il Comune non ha neanche risposto alla mia richiesta».
I RICORSI AL TAR Intanto, dopo il ricorso al Tar annunciato dall'ex sindaco e senatore del Pdl Mariano Delogu, anche il gruppo Vox Day è pronto a rivolgersi ai giudici amministrativi per impedire la chiusura forzata dell'arena. «La sovrintendenza non ha titoli per dire che le impalcature sono pericolanti, questa è una competenza dei vigili del fuoco», dice Roberto Ortu, avvocato dell'associazione che organizza i concerti estivi. «Da quello che mi risulta ogni anno le tribune vengono sottoposte al collaudo statico da parte di un ingegnere incaricato dal teatro Lirico. E i vigili del fuoco controllano la struttura prima di ogni concerto. Non è mai stato segnalato nessun problema. È possibile che in meno di un anno sia cambiato tutto?. Credo che incaricheremo anche noi un tecnico: così come è stata presentata la relazione degli ispettori del ministero è poco credibile». La Vox day - che potrebbe essere affiancata anche da Sardegna Concerti - potrebbe impugnare l'atto con il quale l'assessorato alla Cultura del Comune, su indicazione della sovrintendenza ai Beni archeologici, ha negato l'autorizzazione a organizzare i concerti estivi all'Anfiteatro.
MICHELE RUFFI