Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Solo i politici hanno snobbato le piazze

Fonte: La Nuova Sardegna
18 marzo 2011



L’unico rappresentante della Regione, Sergio Milia, ieri era a Sassari



Neanche un esponente della Provincia era alla Maddalena

HA COLLABORATO   ANDREA NIEDDU
SASSARI. La pioggia o il cielo coperto non hanno fatto desistere i cittadini che sono stati presenti all’appuntamento per i 150 anni dell’Italia unita. Da Cagliari a Sassari, la Sardegna è stata attraversata da un sentimento comune. A dissociarsi sono stati pochi: Sardigna Natzione a Cagliari e gli autori di un manifesto che contesta i festeggiamenti a Ximaxis. Per il resto solo commemorazioni, concerti, spettacoli. E spesso i protagonisti principali sono stati gli studenti, i giovani, dalle elementari al liceo. Nè sono mancati i momenti folkloristici.
Ma è certo che i rappresentanti politici del governo, della Provincia e della Regione in massima parte si sono tenuti lontani dalle piazze. Persino da Caprera. Solo a Sassari un esponente della Regione, l’assessore Sergio Milia, ha presenziato ufficialmente al convegno sui 150 anni dell’unità.
I sassaresi ieri hanno reso omaggio a Efisio Tola, uno dei martiri del pensiero mazziniano, fucilato nel 1833, a trent’anni, reo di aver letto e divulgato i contenuti de «La giovine Italia». Il sindaco Gianfranco Ganau nel pomeriggio ha deposto una corona di alloro sotto la lapide di Efisio Tola, meno conosciuto del fratello Pasquale, il cui monumento si trova al centro della piazza dedicata ai fratelli Tola.
A La Maddalena, a sottolineare l’assenza di rappresentanti del governo o della Regione o della Provincia è stato il sindaco Angelo Comiti, prima della chiusura della manifestazione, strappando un lungo applauso. Il primo appuntamento è stato l’alza bandiera di fronte al palazzo di Marisardegna alla presenza di un picchetto d’onore, poi al porto, davanti alla colonna Garibaldi dove il sindaco e il comandante del presidio della Marina, Franco Felicioni, hanno deposto due corone.
«Aver conservato gelosamente il sacrario dell’Eroe e l’essere stata ad un tempo al centro del passaggio di mano simbolico, da questi al Regio Esercito e quindi alla Regia Marina e al sistema di fortificazioni, con l’arsenale militare sorto per le manutenzioni delle importanti opere - ha aggiunto in sindaco - prima ancora che del naviglio, ha fatto sì che nei maddalenini si rafforzato nel tempo il sentimento di Patria». Le manifestazioni proseguono oggi con il convegno “150 anni dall’unità d’Italia”, e nei prossimi giorni.
A Cagliari sono stati gli studenti e i giovani ad animare la passeggiata coperta del Bastione di San Remy. Le gallerie sono state occupate dagli atelier degli studenti delle superiori di Cagliari e Quartu. Ogni istituto ha dato il proprio contributo con una documentazione precisa sugli eventi della fine ’800 o la didattica scolastica del ’900. Lo zenit della giornata è stata l’esibizione musicale del coro e degli strumentisti del Conservatorio.
Un’ora di performance che ha affascinato il numeroso pubblico, politici, militari e 650 studenti. Durante la mattinata, all’interno della Passeggiata coperta, gli alunni dell’istituto Michelangelo hanno proposto una band di 7 giovani jazzisti, e l’Itas Deledda ha presentato la Spigolatrice di Sapri.
Una nota dolce è stata offerta dal Caffè Tramer in piazza Martiri, dove si potevano gustare le meringhe tricolore preparate per la speciale occasione della festa dell’Unità. Il Caffè Tramer è noto perchè era meta di Antonio Gramsci, durante i tre anni trascorsi al liceo Dettori in Marina.
A Oristano pioggia e vento hanno accompagnato la cerimonia ufficiale nel pomeriggio con l’alza bandiera in piazza Eleonora. La giornata oristanese dell’Unità d’Italia si è conclusa in cattedrale con la santa messa celebrata dall’arcivescovo monsignor Ignazio Sanna.
Le condizioni meteo sono state più clementi a Nuoro dove alle 9 in punto, proprio quando il tricolore è stato issato sul pennone per la cerimonia dell’alzabandiera, ha fatto capolino il sole. Il Comune ha ricordato Giuseppe Corbu Guiso, garibaldino nuorese, sulla cui tomba è stato deposto un cuscino di fiori. La sua figura, cui verrà intitolata una via cittadina, è stata ricordata già durante il consiglio comunale straordinario di avanti ieri. L’Eroe dei due mondi ha unito anche lambrettisti e vespisti, da sempre protagonisti di un’agonistica e amichevole competizione. Ieri, i soci del Lambretta club Sardegna e del Vespa club Nuoro hanno organizzato un raid di Garibaldini su moto d’epoca.
A Olbia, una delle 150 città scelte dalle Ferrovie dello Stato per l’omaggio al tricolore, a mezzogiorno in punto la banda «Felicino Mibelli» ha suonato «Fratelli d’Italia». Attorno ai musicisti decine di cittadini. Uomini e donne. Giovani e meno giovani. Alcuni avevano in mano il tricolore, altri si sono vestiti di bianco, rosso e verde. Ma nessun rappresentante del Comune e della Provincia era presente. Da via Nanni, però, il presidente della Provincia Fedele Sanciu ha fatto sapere che era tutto programmato. Del resto Olbia-Tempio celebrerà i 150 anni per tutto il 2011. Eccezion fatta, evidentemente, per la giornata istituzionale di ieri. Il silenzio delle istituzioni non ha impedito che altri si facessero promotori di diverse iniziative. La più curiosa quella messa in atto dalla neonata associazione «Giovani Olbia». Il team di under 33 guidato da Gabriele Dettori aveva annunciato che ieri mattina Olbia avrebbe avuto un piacevole risveglio. Promessa mantenuta. Nella notte i ragazzi hanno riempito la città di palloncini tricolori.
In serata, l’associazione ha organizzato una manifestazione al Jamin-A Cafè Officina degli intenti, in cui sono stati ripercorsi i momenti più importanti della storia italiana, dal Risorgimento fino alla nascita della Repubblica.