Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Perdite idriche e muffa, proteste degli inquilini

Fonte: L'Unione Sarda
18 marzo 2011


CEP. Appelli inutili in via Avogadro


Cadono a pezzi le case comunali del Cep. Quasi tutti gli stabili del rione popolare sono stati edificati trenta-quarant'anni fa e in tutto questo tempo non hanno mai subito un solo intervento di ristrutturazione per mancanza di fondi. Risultato: le strutture murarie sono ormai fatiscenti e i guasti agli impianti idrici ed elettrici sono all'ordine del giorno. In un caseggiato di cinque piani in via Avogadro 25, tre famiglie sono costrette a convivere da oltre due mesi con una copiosa perdita idrica che interessa la colonna montante.
«Nella nostra casa piove dal soffitto in corrispondenza del bagno», si lamenta Roberta Girau, inquilina del primo piano, «Il pavimento si allaga e i muri si macchiano di muffa e umidità. Non solo, l'acqua è penetrata anche all'interno di una plafoniera e ha mandato in tilt l'impianto elettrico». Le tre famiglie hanno ripetutamente segnalato il loro disagio al Comune, ma il problema non è stato ancora risolto. «Da tre mesi chiamiamo a vuoto gli uffici competenti», riprende Girau, «ma la risposta è sempre la stessa: non ci sono soldi e manca anche l'impresa che dovrebbe occuparsi di noi. La nostra casa ha 33 anni e non è mai stata restaurata nonostante i nostri appelli. Siamo stufi».
Del caso si sta interessando il consigliere della Circoscrizione 4 del Cep-Fonsarda, Antonio Crisci. «Il problema è grave», afferma. «La competenza per le ristrutturazioni è del Comune, che non fa niente. Le famigli hanno ragione a lamentarsi. Pagano il canone e non ne possono più di patire tutti questi disagi. Ci auguriamo che qualcosa si muova presto e che i fondi per il restauro siano reperiti perché al Cep non si può più andare avanti così». (p.l.)