Cerimonia


Il 28 febbraio del 1943 era domenica. Alle 12:55, 85 aerei sganciarono su Cagliari 538 bombe per 123 tonnellate di esplosivo. L'incursione durò 2 ore: furono distrutti il porto, il Palazzo della Dogana e la Stazione delle Ferrovie dello Stato. Quasi tutta via Roma andò in rovina. I morti furono 200, i feriti alcune centinaia.
Ieri, più o meno alla stessa ora, 68 anni dopo, per iniziativa dell'Associazione nazionale vittime di guerra è stato ricordato quell'eccidio. Sotto i portici del palazzo del Consiglio regionale, davanti alla lapide che ricorda le vittime cagliaritane, c'erano il sindaco Emilio Floris, le massime autorità civili, militari e religiose, le associazioni combattentistiche d'armi, e le benemerite crocerossine e del coro polifonico Santa Cecilia.