Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Partenza in ordine sparso

Fonte: La Nuova Sardegna
1 marzo 2011

 
Primo vertice della coalizione con Massimo Zedda 
 
 
 
 
ROBERTO PARACCHINI 

CAGLIARI. Le incertezze sulle alleanze permangono, ma la campagna elettorale comincia. Il Pd ha già preparato i manifesti tre per sei in cui viene presentato Massimo Zedda, il vincitore delle primarie, come proprio candidato. Ma la strada per la conquista dell’Idv o dell’Api (il gruppo di Francesco Rutelli) è ancora lunga.
Al primo incontro della coalizione del centrosinistra, che si è svolto ieri pomeriggio (dalle 16,30 alle 19), hanno partecipato, oltre alla Sel (il partito di Zedda), anche il Pd, la Federazione della sinistra, i socialisti, i Verdi e Filippo Petrucci (l’unico ad aver corso per le primarie sulla base della raccolta delle firme). «Con tutti i presenti - ha spiegato Zedda - c’è stata una sintonia sui programmi». Quello che tutti chiedono è di iniziare a fare la campagna elettorale in modo unitario. Ora verrà preparata una calendarizzazione per una serie di iniziative.
L’incontro di ieri è stato un passo avanti in rapporto al passato, ma una battuta d’arresto per quanto riguarda i gruppi Idv e Api (vedasi il secondo articolo) che sembrano sempre più orientati su un altro candidato. Da rilevare che in questi giorni si è formato anche in città il movimento «Cagliari dei veri Valori» che aderisce a quello nazionale «Italia dei veri Valori», nato in contrapposizione all’Idv.
Nel vertice della coalizione di centrosinistra guidata da Zedda è stato chiesto di «programmare anche una serie di eventi in cui si parli dei problemi della città». In parallelo a incontri con le associazioni della società civile: dagli imprenditori agli artigiani, dai commercianti agli operatori del Poetto, dai ricercatori agli ambientalisti ecc. Per il popolo del centrosinistra è importante muoversi su più fronti: contatti coi gruppi e le associazioni, con le persone singole e tante iniziative di dibattito.
Sulla base dell’esperienza di queste ultime settimale. va detto che Zedda ha almeno due problemi. Al di là delle prese di posizione ufficiali, è innagabile che all’interno del Pd i malumori per la sconfitta del senatore Antonello Cabbras (candidato alle primarie) non sono del tutto sopiti. Un fatto che si sta sviluppando non tanto con posizioni ufficiali, quanto in un impegno lento (se non in un disimpegno) di alcuni settori. L’altra questione è quella di «tranquillizzare» il possibile elettorato moderato. In tutti gli incontri pubblici fatti sono ad ora, Zedda sta infatti sottolineando l’importanza della città che produce: ricerca, idee, lavoro iniziative culturali, migliore qualità della vita ecc. E nello stesso tempo Zedda sta anche precisando l’importanza del mondo imprenditoriale locale. Nel caso della necropoli sul parco di Tuvixeddu, ad esempio, il candidato del centrosinista ha affermato che la responsablità di questa situazione di stallo è del pubblico (che nel duemila ha firmato l’accordo di programma) e non del privato. Il messaggio, insomma, vuole essere quello vendoliano di un candidato consapevole che in un ruolo istituzionale si deve puntare a risolvere i problemi nel bene di tutta la città. E nel dialogo coi vari partecipanti alla società civile. L’avversario di Zedda (se non vi sarà un altro concorrente dell’Idv-Api) è il leader dei Riformatori sardi Massimo Fantola (il competitore del centrodestra) che si presenta come uomo di centro.
I temi principali, però, restano quelli del lavoro, dell’ambiente e della vivibilità della città.