Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pietrantonio verso il licenziamento

Fonte: L'Unione Sarda
26 gennaio 2011

Teatro lirico. I sindacati lanciano l'ultimatum a Floris e al cda: subito un piano o sarà lotta

«Se entro quarantotto ore non avremo risposte sul reperimento di nuove risorse che consentano di presentare un piano credibile di rilancio del Teatro e una programmazione degna di una Fondazione lirico Sinfonica, sul risanamento del debito pregresso e sul soprintendente, attueremo nuove forme di lotta».
I sindacati del Teatro lirico si ricompattano al termine di una lunga assemblea e lanciano l'ultimatum al consiglio di amministrazione e al presidente. Non solo: li accusano di essere tutti «responsabili della disastrosa situazione debitoria del teatro, operando nello stesso da più di dieci anni».
«Riteniamo che il sindaco, in qualità di presidente della Fondazione, il sovrintendente Pietrantonio con la sua dirigenza, il cda, eccetto l'ultimo nuovo consigliere (Oscar Serci, non presente nei precedenti cda), e i revisori dei conti siano tutti responsabili», attaccano Roberto Camarra (Slc-Cgil), Mauro Dessì (Fistel-Cisl), Tonino Ortega (UilCom), Giuseppe Corronda (Snater), Andrea Medinas (Fials-Cisal), Giacomo Meloni (Css) e Andrea Saccarola (Libersind). «È inaccettabile che ad oggi non sia stato presentato un piano industriale per affrontare in tempi brevissimi uno stato delle cose tanto rovinoso, non sia stata individuata una figura di riferimento all'altezza della situazione (il riferimento è al segretario artistico con delega al personale Giuseppe Cuccia, ndr), e soprattutto, vista l'irreperibilità del sovrintendente e la delega di firma revocatagli, non si sia provveduto alla rescissione del contratto dello stesso. Non è più tollerabile», aggiungono, «che a pagare per la gestione dissennata della Fondazione siano i soli lavoratori precari, disoccupati da oltre sei mesi, e quelli stabili che da due mesi non percepiscono lo stipendio. Esigiamo risposte chiare e rigettiamo in toto il modo in cui la controparte (lo stesso Cuccia, ndr) si relaziona con i rappresentanti dei lavoratori, presentandosi alle riunioni (è accaduto lunedì) priva di alcun dato concreto mediante il quale poter affrontare seriamente i problemi. Ci appelliamo a tutte le istituzioni che concorrono alla gestione della Fondazione», concludono i sindacati, «affinché si adoperino per attivare un tavolo congiunto che lavori per la salvezza del Teatro Lirico».
Una risposta ai sindacati arriverà entro due giorni: nel corso della prossima riunione il cda revocherà il mandato a Maurizio Pietrantonio, assente ingiustificato da due settimane (in precedenza aveva presentato un certificato medico valido sino al 10 gennaio) e deciderà come e quando sostituirlo.
Intanto, in attesa della pubblicazione della legge Finanziaria regionale nel Buras (che non avverrà prima del 29), il Banco di Sardegna ha dato la disponibilità ad anticipare sino a 2500 euro ai dipendenti del teatro. (f.ma.)

26/01/2011