Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Comuni cicala, spendono molto con redditi bassi

Fonte: La Nuova Sardegna
20 gennaio 2011



Nell’isola bilanci in rosso in 42 municipi su 100: troppo disequilibrio tra fisco e investimenti


CAGLIARI. Ci sono comuni «cicala» (soprattutto in Sardegna) che spendono troppo rispetto alle possibilità e comuni «formica» soprattutto al Nord che stringono la cinghia. Risulta dall’analisi del Centro studi Sintesi. Lo squilibrio nell’isola è notevole: il 42 per cento dei Comuni. Riguardo ai comuni capoluogo, le città meno equilibrate sono Napoli (indice di spesa al 129% e capacità fiscale al 64%), Catania (116%;64%), ma anche Lanusei (108%; 68%), Oristano (108%; 78%), Cagliari (124%; 99%), Nuoro (102%; 81%) tutte inserite nel quadro della classifica caratterizzato da spesa molto alta e redditi bassi. Sassari si piazza nel quadrante caratterizzato da spesa e reddito bassi con una spesa corrente procapite dell’89,2% e un Irped pro capite pari a 79,9; Olbia spende ancora di più (93%) con un’Irpef più bassa (72,4).
Sui 355 comuni dell’isola che sono stati analizzati i municipi in forte disequilibrio sono ben 152; si tratta di comuni dove la spesa media pro capite è superiore al trenta per cento a quella media italiana e il reddito medio invece è del trenta per cento inferiore alla media del paese.
«Questo studio che da un lato analizza la capacità fiscale dei comuni e dall’altro la confronta con la propensione alla spesa non mette in discussione - affermano i ricercatori del Centro Studi Sintesi - la perequazione e il principio di solidarietà tra i territori, bensì contribuisce unicamente a fare un po’ di luce sulla necessità di abbandonare il criterio della spesa storica per passare ad un più adeguato sistema di finanziamento basato sugli effettivi fabbisogni di spesa».
I dati, insomma, saranno preziosi come stimolo di discussione nella conferenza Stato-regioni che sta discutendo il modello di federalismo da adottare.