Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stato, trasferimenti: 4 regioni virtuose Male la Sardegna

Fonte: L'Unione Sarda
30 novembre 2010

l'indagine Studio della Cgia di Mestre

Solo quattro regioni danno allo Stato più di quanto ricevono in termini di trasferimenti e servizi. In Sardegna, invece, i trasferimenti da parte dello Stato superano, anche se di poco, la quota delle imposte. A rilevarlo è la Cgia di Mestre. «Solo quattro Regioni su 20», dice il segretario dell'associazione artigiani Giuseppe Bortolussi, «versano imposte, tasse e contributi in quantità superiore a quanto ricevono in termini di trasferimenti e servizi dallo Stato centrale. Ed è per questo motivo che sta riemergendo la protesta tra gli imprenditori e i Sindaci del Nord delle aree di confine. I primi, come è successo la settimana scorsa a Cernobbio, premono perché la Lombardia parta subito con il federalismo fiscale; i secondi, invece, chiedono a gran voce di trasferirsi nelle Regioni a Statuto Speciale».
I NUMERI Secondo la Cgia di Mestre i dati sono chiari: nel 2008, solo la Lombardia (+ 28,10 mld di euro), il Veneto (+4,70 mld), l'Emilia Romagna (+3,14 mld) e il Piemonte (+568 milioni) hanno segnato un residuo fiscale positivo, ovvero hanno versato molto di più di quanto hanno ricevuto in termini di trasferimenti e servizi dallo Stato. Tutte le altre realtà regionali, invece, hanno presentato valori negativi. In particolare la Sardegna ha registrato una saldo di -5,65 miliardi di euro (-3.392 pro capite). Nell'Isola i miliardi di euro versati dai cittadini allo Stato sono 15,140 mentre sono 20,791 quelli ricevuti sotto forma di trasferimenti alla Regione. Preoccupa il picco della Campania (-15,30 miliardi) e della Sicilia (-18,73 miliardi). Il dato medio nazionale è stato pari a -42,57 miliardi e corrisponde al deficit registrato dalla Pubblica amministrazione.
AI CITTADINI In termini pro capite, invece, ogni cittadino lombardo ha dato in solidarietà al resto del Paese 2.915 euro. Ciascun veneto 974, ogni emiliano-romagnolo 736 e ciascun piemontese 129. Ad avere i maggiori benefici tra quanto hanno versato e quanto hanno ricevuto sono stati i cittadini valdostani. Ciascun residente in Valle d'Aosta ha registrato un saldo pro capite negativo pari a 6.216 euro. «Dalla lettura dei dati», conclude Bortolussi, «non balza agli occhi solo la grande differenza esistente tra Nord e Sud del Paese, in parte giustificata dai forti squilibri economici esistenti, ma, soprattutto, dalle sperequazioni esistenti tra le Regioni a Statuto ordinario e quelle a Statuto Speciale del Nord».

30/11/2010