Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Una serata in Conservatorio per i 75 anni di Franco Oppo

Fonte: L'Unione Sarda
25 novembre 2010

Cagliari celebra il compositore con un concerto sinfonico


Franco Oppo ha compiuto il mese scorso settantacinque anni, ma non lo dimostra. E, men che meno, lo dimostra la sua musica, che ha sempre guardato al futuro, alla sperimentazione illuminata, alla coerenza linguistica. Come dimostra il suo “Concerto n.2 per pianoforte e orchestra”, che verrà eseguito stasera alle 20,30 nell'Auditorium di piazza Porrino, a Cagliari, in una serata promossa dal Conservatorio per festeggiare il compositore. Il concerto (prevede anche l'esecuzione dell'“Uccello di fuoco” di Stravinskij e dell'ouverture “Romeo e Giulietta” di Caikovskij) avrà come protagonisti l'Orchestra del Conservatorio diretta da Sandro Sanna e il solista Mario Carraro, che ha già inciso in duo con Stefano Melis un cd dedicato a Oppo.
Nato in Sardegna, diplomato a Cagliari, Oppo ha proseguito i suoi studi con alcuni dei principali esponenti del mondo compositivo italiano all'inizio degli anni Sessanta: Giorgio Federico Ghedini, Virgilio Mortari, Goffredo Petrassi. Tuttavia, le esperienze formative più originali di questa sua prima fase produttiva sono state quelle svolte con Piotr Perkowski (Varsavia 1964, 1965) e con Franco Evangelisti (Roma 1968), con cui ha studiato Musica elettronica. Si è quindi inserito nel “movimento d'avanguardia”, che ha rivoluzionato il linguaggio e l'estetica della musica europea del secondo Novecento, ottenendo numerosi riconoscimenti. Più volte ospite dei Ferienkurse di Darmstadt, dal 1965 al 2000 ha insegnato Composizione e Composizione sperimentale nel Conservatorio di Cagliari, in un corso dal quale è uscita una folta schiera di autori isolani, oggi ovunque apprezzati. A essi Oppo ha insegnato il gioco del comporre, confortato da quelle che considerava le teorie forti: strutturalismo, semiologia, teoria della comunicazione. Teorie riproposte nei corsi universitari e profuse nel Festival Spaziomusica, di cui è stato uno dei fondatori ed è direttore artistico.
Oppo è autore di opere teatrali, sinfoniche, da camera, corali, elettroniche e televisive, eseguite in Europa, Americhe e Giappone, ma nel suo curriculum balza in primo piano anche un'intensa attività di ricerca etnomusicologica, convogliata nella teoria del Sistema dei cunzertus delle launeddas (1986) e in una vasta indagine linguistica che lo ha portato a tenere conferenze e seminari in tutto il mondo. Il suo “Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra”, dedicato alla memoria di Arturo Benedetti Michelangeli, è un brano fuori dal tempo, che scandaglia tutte le possibilità della tastiera e attinge al patrimonio isolano, senza concessioni folkloristiche. Ancora una volta la profonda conoscenza dei procedimenti compositivi del Novecento consente a Oppo di manipolare le strutture profonde della musica popolare, per ottenere un universo sonoro attualissimo, smagliante e visionario.
MYRIAM QUAQUERO

25/11/2010