Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Salasso rifiuti, un record nazionale

Fonte: La Nuova Sardegna
16 novembre 2010



L’assessore: «Quei dati sono vecchi, in 2 anni la tassa non è aumentata»



Giagoni: «Solo col porta a porta si può raggiungere quote del 60 per cento come succede altrove»

ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Brutta figura nazionale di Cagliari capoluogo che tartassa i cittadini con una tassa rifiuti da 330 euro l’anno per una famiglia tipo di tre persone contro i 130 di Campobasso. Nell’indagine commissionata da Unioncamere in 50 capoluoghi di provincia, Cagliari è in compagnia di Milano e Palermo. Il monitoraggio riguarda il biennio 2008-2009.
La spiegazione di questo record negativo secondo l’assessore ai servizi tecnologici Gianni Giagoni è anche nell’annata scelta: nel 2008 la raccolta differenziata partiva, nel 2009 non era ancora a regime, adesso si è attestata al 34 per cento. Ma non c’è pace neppure su questo dato perché, secondo il capogruppo Pd in consiglio comunale, Ninni Depau, il 34 per cento è un picco, la media della differenziata cagliaritana slitta a un più modesto 27 per cento. Nella valutazione del record negativo ci sono altri dati che a giudizio dell’assessore comunale bisognerebbe considerare: intanto quali sono le condizioni del servizio negli altri capoluoghi non considerati («forse la posizione nazionale di Cagliari migliorerebbe»), ma un aspetto importante è quale voce è stata considerata per calcolare la cifra. «La Tarsu - commenta Giagoni - è fatta dal servizio, che riguarda spazzamento e uso del mezzo, un altro costo riguarda lo smaltimento dei rifiuti. Ecco, da Cagliari dobbiamo portare l’indifferenziato al Casic dove paghiamo 130 euro più Iva per ogni tonnellata. In altre parti d’Italia i costi sono di 60 euro la tonnellata». Un costo elevato «destinato ad aumentare», annuncia Giagoni. Forse non aiuta a migliorare i conti il livello degli impianti di Macchiareddu che, in una parola, sono vecchi. «Nel 2008 eravamo al 6 per cento di raccolta differenziata - continua Giagoni -, oggi siamo al 34 per cento ed è da due anni che la Tarsu non aumenta: stiamo differenziando e quindi riceviamo i bonus. Poi bisogna considerare anche questo: noi siamo ancora alla raccolta col cassonetto stradale, altri comuni più virtuosi invece fanno il porta a porta che certamente porta a un balzo in positivo dei numeri della differenziata, di solito intorno al 60 per cento. Inoltre nel pacchetto bisogna mettere la nota dolente di Cagliari: siamo 150 mila abitanti censiti, ma noi in una giornata intera dobbiamo gestire i rifiuti di 400 mila persone, il servizio lo dobbiamo dimensionare su ingressi in città nell’arco delle 12 ore. Infatti alla Marina i cassonetti si svuotano due volte al giorno e lo spazzamento nel centro storico avviene anche questo due volte al giorno. E poi c’è il problema dei rifiuti scaricati qui dai cittadini di altri comuni. Stamani una pattuglia dei vigili urbani che girava proprio con lo scopo di controllare questo ha sorpreso un cittadino di Nurallao vicino a un cassonetto con 4 buste di rifiuti in macchina. E’ per individuare meglio questi trasgressori che l’indifferenziato si può portare al cassonetto solo in certi orari, così come l’umido, mentre plastica, vetro e carta non hanno orario».
Dunque un po’ di sollievo economico le famiglie cagliaritane se lo potranno aspettare solo quando il Comune avvierà il servizio di raccolta rifiuti porta a porta, cioè condominio per condominio. «L’attiveremo perché obbligati - commenta Giagoni - ma sarà un problema. D’altronde, per raggiungere il 60 per cento di raccolta differenziata, il porta a porta è l’unico sistema, anche se difficoltoso. Avremmo l’obbligo di raggiungerlo entro il 31 dicembre 2011, ma non ce la faremo. Fra due anni potremo cominciare il servizio». Tasto dolente, che ha creato malumori nella stessa maggioranza e contrapposto il consiglio comunale alla giunta in una polemica che ogni tanto riaffiora. Annuncia Giagoni che per il 15 dicembre si prevede di aggiudicare la gara al ribasso per la raccolta rifiuti come avviene adesso, ma in questi due anni «si implementeranno alcune modifiche che renderanno possibile la partenza del porta a porta fra due anni». Questa gara sarà il volano per l’appalto più cospicuo, Giagoni dice che il 15 dicembre si manderà in appalto anche un altro bando: quello da 31 milioni di euro l’anno che si baserà sul porta a porta. Depau: «Vedremo se lo faranno, lo preparano da 4 anni».