Comunali. L'avvocato non si ricandiderà per il Consiglio ma potrebbe puntare all'elezione a sindaco

Per ora è certa solo una cosa: «Dopo quattro consiliature mi sembra doveroso lasciare spazio a qualcun altro, nel rispetto del criterio del rinnovamento».
Ma a far riflettere Giuseppe Macciotta, cinquantadue anni, consigliere del Pd, è una proposta che in questi giorni gli stanno facendo in tanti: presentarsi alle primarie per scegliere il candidato sindaco. Il diretto interessato non si sbilancia: «Preferisco non esprimere alcuna valutazione», dice al telefono.
UOMO DI CENTRO Alcune correnti del Partito democratico stanno pensando al suo nome da giorni. Anche perché oltre all'esperienza, Macciotta incarnerebbe i caratteri che la coalizione ha sempre detto di cercare per provare conquistare Palazzo Bacaredda: una figura che sappia raccogliere consensi oltre il bacino della sinistra, anche al centro e non solo.
LA RICERCA Per presentare le candidature alle primarie del 23 gennaio ci sarà ancora più di un mese di tempo: la lista dei partecipanti verrà chiusa il 20 dicembre. Domenica prossima intanto il Pd aprirà ufficialmente i «tavoli» di confronto con i cittadini, attraverso i quali dovrebbe formarsi il programma da presentare agli elettori per le comunali del 2011.
Si partirà da Monte Claro, dove la coalizione di centrosinistra cercherà di catalizzare le richieste dei cagliaritani. E non è escluso che in questa occasione venga testato il gradimento di alcuni possibili candidati, Macciotta incluso.
GLI INTERESSATI Ma nel Pd, l'avvocato cinquantaduenne non è l'unico a poter ambire a un posto nelle primarie. Anche Marco Espa, Chicco Porcu e Claudio Cugusi potrebbero candidarsi alle selezioni interne. Qualcuno indica anche Giampaolo Diana. Insomma: la ricerca continua, specialmente dopo il passo indietro del senatore Antonello Cabras, sul quale sembravano aver raggiunto un accordo di massima le correnti più influenti del Partito democratico. ( m.r. )

16/11/2010