Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Anfiteatro: inchiesta-bis sulla concessione

Fonte: La Nuova Sardegna
11 novembre 2010

La Guardia di Finanza indaga su delega della Procura dopo l’esposto-denuncia presentato da un operatore privato dello spettacolo



Lo spazio pubblico affidato dal Comune alla Sardinia Entertainment senza una gara pubblica




MAURO LISSIA

CAGLIARI. La concessione dell’anfiteatro romano per gli spettacoli è al centro di una nuova inchiesta giudiziaria dopo quella che coinvolge i dirigenti del comune Ada Lai e Bruno Soriga, ormai vicinissima al capolinea.
Il sostituto procuratore Daniele Caria ha aperto un fascicolo contro ignoti su ipotesi di abuso d’ufficio partendo da un esposto presentato da un operatore dello spettacolo, che ha denunciato la decisione assunta dall’amministrazione comunale di assegnare ancora una volta la gestione dello spazio pubblico negli ultimi due anni senza una gara d’appalto. Gara che le norme generali impongono a tutti gli enti pubblici di bandire quando l’importo del bene da assegnare o dei servizi da gestire supera la soglia stabilita. Si tratta nella sostanza di un’inchiesta-fotocopia che però potrebbe coinvolgere persone diverse. I dirigenti comunali infatti sono cambiati, è cambiata invece solo in parte la società concessionaria dell’arena monumentale: se fino a circa un anno fa era Sardinia Jazz, cui chiunque doveva rivolgersi per ottenere l’uso dell’anfiteatro, oggi si chiama Sardinia Entertainment ed è il risultato di un accordo tra Sardegna Concerti e la società Zed!, che ha sede nel nord Italia. All’interno del consorzio compaiono quindi i fratelli Massimo e Michele Palmas di Sardinia Jazz-Sardegna Concerti con Maria Gabriella Manca, presidente di Sardegna Concerti, tutti e tre già indagati per abuso d’ufficio, peculato, truffa e malversazione. Nessuno di loro però amministra direttamente la nuova configurazione sociale.
L’inchiesta è soltanto alle fasi iniziali: il sostituto procuratore Caria ha delegato la Guardia di Finanza, che ha avviato la procedura per l’acquisizione degli atti negli uffici comunali e nel giro di qualche settimana dovrebbe consegnare al magistrato un primo rapporto. Se dall’esame dei documenti dovessero emergere conferme all’ipotesi d’accusa il magistrato potrebbe decidere di unificare i due procedimenti, sempre che i tempi di chiusura della seconda inchiesta - e gli esiti - garantiscano il rientro nei tempi della prescrizione.
Intanto - dopo la notifica della chiusa indagine - la dirigente dell’area servizi al cittadino Ada Lai si è presentata in Procura nei giorni scorsi per l’esame di garanzia e ha risposto a tutte le domande del pubblico ministero, decisa a chiarire sino in fondo ogni passaggio delle scelte che le vengono contestate. Ada Lai, il cui nome continua a circolare in città come possibile candidata a sindaco per le elezioni della prossima primavera, è indagata con l’accusa di malversazione. Mentre in un altro procedimento del pm Marco Cocco è iscritta al registro degli indagati per falsa testimonianza. Nell’inchiesta-madre sugli spettacoli all’anfiteatro - che abbraccia il periodo dal 2004 al 2008 - la Procura fa riferimento a contributi europei acquisiti per uno scopo e spesi per un altro, denaro pubblico distribuito senza rispettare le procedure. Tutti gli indagati hanno depositato memorie difensive e hanno respinto ogni addebito. Nei prossimi giorni il pm Caria dovrebbe notificare la richiesta di rinvio a giudizio, che potrebbe riguardare tutte le persone indagate o alcune di esse.