Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

“Nozze di sangue” in limba

Fonte: L'Unione Sarda
10 novembre 2010

Teatro. Stasera a Cagliari il dramma di Lorca, versione Stabile-Atir
Serena Sinigaglia firma la passione andalusa
In scena stasera al Massimo di Cagliari Nozze di sangue di Federico Garçia Lorca, frutto della collaborazione tra due realtà importanti della scena italiana: il Teatro Stabile della Sardegna e la compagnia Atir di Milano. La rappresentazione è in programma alle 21. Repliche domani alle 17 e alle 21, venerdì alle 17 e alle 21, sabato alle 21, domenica alle 19, lunedì 15 e martedì 16 alle 21. Lo spettacolo si sposterà all'Eliseo di Nuoro il 17 e a Milano (teatro Ringhiera) dal 23 novembre al 12 dicembre, per ritornare quindi in Sardegna e proseguire poi la tournée nazionale.
La regia è di Serena Sinigaglia, regista tra le più impegnate ed interessanti del panorama nazionale. Nella nuova drammaturgia, realizzata insieme allo scrittore nuorese Marcello Fois, la Sinigaglia pesca nel grande serbatoio linguistico della Barbagia senza perdere di vista il tessuto intenso e drammatico del testo di Lorca. Vive quindi un'altra tappa suggestiva la collaborazione tra lo Stabile della Sardegna e Fois che già alla fine del 2009 ha visto sul palco la trasposizione teatrale del suo romanzo Sangue dal cielo per la regia di Guido De Monticelli.
Questa volta dall'entroterra nuorese emergono i personaggi lorchiani di Lenardu, s'isposa, s'isposu, sa mamma e su babbu, con la loro forte coscienza identitaria a far da contraltare a una testardaggine che rifiuta ogni genere di cambiamento, privilegiando l'isolamento e la superstizione.
Serena Sinigaglia ha scelto voci, parole e volti dei primi del Novecento sardo per avvicinare l'Andalusia degli anni Trenta alla realtà del nostro Paese. La lingua spagnola sposa la parlata barbaricina, si avvicina a quella italiana, in uno dei testi più rappresentativi del teatro moderno che vede ora in scena due generazioni di attori dopo un complesso periodo di lavoro fatto sulla lingua e la traduzione. Da una parte Maria Grazia Bodio, Lia Careddu, Isella Orchis e Cesare Saliu (Teatro Stabile della Sardegna), dall'altra “i giovani” Marco Brinzi, Mattia Fabris, Sax Nicosia e Sandra Zoccolan (Atir).
Una collaborazione che «mette in strettissimo contatto due compagnie legate a doppio filo dalla voglia di essere un gruppo e dalla centralità del lavoro dell'attore», si legge nella presentazione. Il tutto sottolineato dalle note composte da un altro sardo doc, il polistrumentista Gavino Murgia, da sempre alla ricerca di novità sonore tenendo sempre a mente la tradizione e la memoria, capace di far incontrare jazz e contaminazioni mediterranee. E sarà proprio l'esibizione dell'artista di Nuoro a chiudere le ultime due repliche al Massimo il 15 e 16 novembre, uno spettacolo nello spettacolo.

10/11/2010