Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scrivere nella Città del Sole

Fonte: L'Unione Sarda
2 novembre 2010

Letteratura. Cerimonia di gala venerdì notte al teatro Lirico per celebrare i vincitori del Premio
L'Alziator: da Cagliari intorno al mondo e ritorno
Francesco Alziator, scrittore innamorato della sua Città del Sole. E finalmente Cagliari contraccambia meglio il sentimento. Perché, nella quarta edizione del premio letterario internazionale a lui dedicato dall'amministrazione comunale, la memoria si fa più nitida. Un po' come un quadro appeso con una nuova cura alla parete di casa propria per goderne di più. Merito, accanto al ricordo della figlia Cristiana, anche degli archivi della Rai che hanno restituito l'uomo e i suoi umori, nel filmato in apertura alla premiazione di venerdì, in un Teatro Lirico al completo. Sì, riuscito il gran galà condotto da Rosanna Cancellieri, con le musiche dal vivo della Gb Orchestra di Giorgio Baggiani e Mariangela D'Abbraccio, voce di alcuni brani dai libri vincitori. C'entra anche la lodevole regia di Ottavio Nieddu.
La cerimonia ha segnato l'ultima tappa dell'itinerario che nei mesi scorsi ha intrecciato incontri e passeggiate alziatoriane in città con le più recenti presentazioni di libri, reading, conferenze e la mostra fotografica del festival letterario a Villa Muscas.
L'anno scorso furono meno i libri in concorso (235). Trecentoventotto invece le opere esaminate dalla giuria 2010 presieduta da Tonino Oppes e composta da Andrea Frailis, Maria Paola Masala, Pasquale Mistretta, Maria Antonietta Pilia, Carlo Pillai e Mario Tasca. Grande la soddisfazione degli ideatori dell'Alziator, il sindaco di Cagliari Emilio Floris e Maurizio Porcelli, presidente del Comitato di gestione del Premio e della Scuola civica di musica che ha organizzato la cerimonia. Il sindaco ha avuto parole di solidarietà per i lavoratori del Teatro, in agitazione fuori per il drammatico momento di tagli alle risorse per la cultura. Per il loro sciopero era saltata la prima della Cenerentola (in forma di concerto) di Rossini. Particolarmente significativa allora l'esecuzione dell'ouverture alla chitarra di Luigi Puddu e Simone Onnis. Una Cenerentola per un'altra, ci sta pure l'imprevisto della scarpa persa dalla conduttrice mentre avanza sul quel palco dove saliranno anche Manuela Villa (come ospite) e, in qualità di testimoni il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Beppe Pisanu, la scrittrice Lidia Ravera e la giornalista-deputata di origini marocchine Souad Sbai. A loro il compito di premiare i vincitori tra i nove finalisti, tre per sezione. «Questi libri sono bellissimi perché scritti molto bene e perché contengono storie coinvolgenti e con un valore aggiunto: solidarietà, tolleranza e amore per chi è diverso», è stato il commento di Tonino Oppes prima della proclamazione, nella Narrativa, della vincitrice Michela Capone con Quando impari ad allacciarti le scarpe (Delfino), difficile storia autobiografica sul crescere un figlio disabile. ( Nella foto di Daniela Zedda, Oppes e la Capone ). «Il mio libro non è un riscatto ma un desiderio di essere ascoltata», ha affermato la vincitrice premiata da Lidia Ravera, per la quale «abbiamo bisogno di letteratura in quanto necessitiamo di tolleranza e imparare a raccontare storie ci rende capaci di metterci nei panni degli altri». A Fabio Geda, la cui paura è quella «di stare zitto», il secondo posto con Nel mare ci sono i coccodrilli mentre Nino Vetri, che scrive «perché quando parlo non mi ascolta nessuno», arriva terzo con Lume lume . Nella sezione Saggistica vittoria per Mondo Bastardo di Giusto Catania, un augurio largo di contaminazione culturale. Al secondo e terzo posto Paolo Fadda per L'uomo di Montevecchio e Adriano Ossicini per La sfida della libertà . Nella sezione Speciale primo premio all'iraniano ormai italianizzato Hamid Ziarati per Il meccanico delle rose . Seconda e terzo classificati Sylvie Germain ( La sconosciuta di Praga ) ed Edgar Morin ( Oltre l'abisso ). Infine cinque premi alla carriera a Remo Bodei, Franco Loi, Ugo Carcassi, Myriam Quaquero. E un premio alla memoria per lo scrittore Enrico Pili, in gara per la sezione Narrativa e prematuramente scomparso a fine agosto a Sestu, appena fuori dalla città di Alziator.
MANUELA VACCA

31/10/2010