Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Spettatori preoccupati e non informati»

Fonte: L'Unione Sarda
7 ottobre 2010

La protesta L'Associazione dei consumatori


Nella vertenza che turba i sonni del Lirico, dirigenza da una parte, lavoratori dall'altra, entrano ora anche i protagonisti: quelli della platea e delle sue logge, quelli che assicurano con gli abbonamenti, e con la loro presenza, la vita stessa del teatro. A rappresentarli ufficialmente è l'Associazione consumatori Sardegna che in una nota prende atto con preoccupazione della situazione. «Trattandosi di soldi pubblici», si legge in un comunicato, «ci sembra doveroso chiedere e pretendere che i responsabili di tali “risultati” vengano sostituiti quanto prima da una dirigenza che possa riportare il Teatro Lirico di Cagliari tra i primi in Italia, sia in termini qualitativi che per numero di spettatori». L'Associazione consumatori Sardegna censura poi «la scarsa organizzazione e attenzione verso gli abbonati e gli spettatori che, attualmente, non sono stati ancora informati ufficialmente del cambio di messa in scena per l'opera Cenerentola , passata da lirica a una semplice forma concertistica salvo essere cancellata per il giorno 8 ottobre in seguito dello sciopero dei lavoratori». E dire che «anche il più piccolo cinema di paese ormai è organizzato con una mailing list o invio di sms se proprio non si vuole spedire una lettera». L'associazione ritiene questo atteggiamento «lesivo dei diritti degli spettatori e chiede che vengano informati immediatamente sulle modalità di rimborso del biglietto, magari facendo sapere anche in quale biglietteria visto che quella della struttura di via Sant'Alenixedda risulta essere chiusa causa tagli del personale!». Infine una notizia: diversi spettatori si sono già rivolti all'organizzazione per avviare procedure contro il Lirico di Cagliari e l'associazione sta valutando eventuali azioni da intraprendere. Sul finire della nota, un'espressione di solidarietà ai lavoratori in lotta e un invito alla dirigenza del Lirico ad avviare quanto prima un tavolo di lavoro con le associazioni dei consumatori al fine di evitare ulteriori disagi agli abbonati e peggiorare la situazione.

07/10/2010