Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

“La Cenerentola”, salta la prima

Fonte: L'Unione Sarda
7 ottobre 2010


Confermato per domani lo sciopero generale dei lavoratori

Va in scena la protesta delle organizzazioni sindacali, solo domenica (dalle 17) risuonerà la musica di Rossini

Non sarà il Trionfo della Bontà, né quello della Musica, almeno per quanto riguarda la prima di domani: La Cenerentola di Gioachino Rossini, già prevista al Lirico di Cagliari in forma di concerto, senza la messinscena di Daniele Abbado già applaudita ad aprile al Petruzzelli di Bari, non si farà. Lo sciopero generale indetto dai sindacati coinvolti in un'aspra vertenza è stato confermato ufficialmente. Salterà domani il debutto del capolavoro rossiniano, che mancava da Cagliari dal 1977, e lo sciopero coinvolgerà anche i lavoratori impegnati al Massimo nella seconda recita dello spettacolo Storie a mare , (che debutta oggi) in collaborazione con il Teatro Stabile della Sardegna. Alla pièce diretta da Guido De Monticelli dà il suo contributo il coro femminile del Lirico (assente come si sa dalla Cenerentola ), che naturalmente domani si asterrà dal lavoro, a prescindere dal luogo in cui questo si svolge. Gli spettatori che hanno prenotato o acquistato biglietti in questa data, sono invitati a prendere contatto con la biglietteria (070/6778129) per scegliere un'altra replica.
CONCERTO Tornando all'opera, i primi fortunati spettatori potranno applaudirla, naturalmente in forma di concerto, domenica 10. Sul palco l'orchestra diretta da Hubert Soudant, il coro maschile (preparato da Fulvio Fogliazza) e un compagnia di canto formata da Edgardo Rocha (Don Ramiro); Simone Alberghini (Dandini); Antonio De Gobbi (Don Magnifico); Eleonora Cilli (Clorinda); Alessandra Volpe (Tisbe); Nicola Ulivieri (Alidoro); Josè Maria Lo Monaco (Angelina, detta Cenerentola).
In assenza della lirica - e quindi della normalità - in teatro piovono i comunicati.
LA DIREZIONE Il primo è della Direzione che scusandosi del disagio assicura disponibilità sulle repliche fino ad esaurimento posti. La Cenerentola verrà replicata, domenica 10 alle 17 (turno D), martedì 12 alle 20.30 (turno B), mercoledì 13 alle 20.30 (turno F), giovedì 14 alle 20.30 (turno C), venerdì 15 alle 20.30 (turno G), domenica 17 alle 17 (turno E). I biglietti venduti saranno rimborsati da venerdì 15 a giovedì 21; i ratei di abbonamento, invece, da venerdì 15 fino a sabato 23. (Per informazioni: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 e il sabato dalle 10 alle 13, Box Office, viale Regina Margherita 43, telefono 070657428; Biglietteria Teatro Lirico, via Sant'Alenixedda, 0704082230).
CGIL-CISL-UIL Quanto ai protagonisti della lotta, in una lunga lettera al presidente della Provincia e al sindaco di Cagliari le segreterie territoriali Cgil-Cisl-Uil, confederali e di categoria, osservano «con grande inquietudine» l'evolversi della situazione del Lirico, «un'istituzione prestigiosa per Cagliari, la sua Provincia e l'intera Regione». Il Teatro - si legge nel comunicato - «rappresenta una ricchezza, dal punto di vista culturale ma anche economico-sociale, per la valenza della sua attività e per gli investimenti che sono stati fatti nell'area circostante (Parco della Musica). Mentre mancano all'appello più di 2,5 milioni di euro a causa dei tagli effettuati dal Governo, ci troviamo di fronte a un'ingovernabilità del Teatro, per effetto della scadenza del Sovrintendente e dell'intero consiglio d'amministrazione».
A rischio diverse decine di posti di lavoro dei precari storici del Teatro che per anni hanno garantito le rappresentazioni. Non solo: la biglietteria è stata affidata ad esterni (il Box Office di viale Regina Margherita), «con la giustificazione di non meglio precisati risparmi e con risultati non proprio esaltanti sulle vendite al botteghino, e si è allestita una programmazione che appare costosa e poco produttiva».
Una situazione generale che mette in forse l'esistenza stessa del teatro: «Sono a rischio i posti di lavoro dei precari e dei lavoratori stabili, ci sono nubi sul bilancio che rischia di andare in rosso, dopo anni di pareggi, possono andare in fumo gli ingenti investimenti pubblici e privati fatti nella città». A che serve, si chiedono, «avere un Parco della Musica quando rischia di chiudere il Lirico?». Domande alle quali tutti hanno il dovere di rispondere (Enti locali, sindacati, cittadini). «È sciocco buttare la colpa sui lavoratori che sono sempre stati responsabili e disposti a caricarsi sulle loro spalle i problemi più generali. Il sindacato saprà ben assecondare una politica che tagli gli sprechi e i clientelismi e rilanci la programmazione e le lavorazioni collaterali, con intelligenza e senso di responsabilità». Lo sciopero dell'8 «ha proprio il senso di mettere in primo piano i problemi del Teatro in un'ottica positiva».
Con questo obiettivo Cgil-Cisl-Uil chiedono alle istituzioni di promuovere un vertice che coinvolga le forze vive della città e della provincia, comprese le forze sociali (imprese e sindacati) «per affrontare e risolvere un problema decisivo per lo sviluppo della nostra comunità».
M.P.M.

07/10/2010