Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Villanova, al via il comitato di quartiere

Fonte: L'Unione Sarda
1 ottobre 2010

Alle 18 in piazza San Giacomo la prima uscita pubblica con un'assemblea popolare

«Pedonalizzazione? Va bene. Ma vogliamo dire la nostra»
L'annuncio dei promotori: «Alle prossime elezioni, i candidati dovranno fare i conti anche con le nostre esigenze».
«Potrebbe nascere uno splendido neonato. Dobbiamo evitare che muoia nella culla». Una metafora efficace quella di Marco Masala quando parla di Villanova. Anche lui fa parte del comitato di quartiere che, per questo pomeriggio alle 18, ha organizzato la prima uscita pubblica, un'assemblea in piazza San Giacomo. «Il comitato», spiega il presidente Giuseppe Vacca, «nasce dalla necessità di far valere le nostre ragioni di residenti. E dalla volontà di fare proposte». Quello che dovrebbe fare la Circoscrizione? «Un organismo diventato quasi autoreferenziale. E poi dall'anno prossimo non esisterà più».
LA PEDONALIZZAZIONE Tanti i problemi del quartiere che, quando saranno terminati i lavori di risistemazione, sarà in parte pedonalizzato. «Una cosa», sostiene Vacca, «che, in assoluto, non ci trova contrari. Abbiamo da ridire sul fatto che questa novità ci sia piovuta addosso senza essere stati consultati. Non si è tenuto conto delle nostre esigenze». Basta fare una passeggiata per il quartiere storico per rendersi conto che la chiusura al traffico non trova un'ostilità preconcetta. «A me», afferma Mauro Madeddu, «andrebbe anche bene. Ma le nostre esigenze? Gli orari? E dove lasciamo le nostre auto, visto che sta per scadere il contratto con l'Apcoa?».
LA PIZZAIOLA Diventa difficile, quasi impossibile, trovare qualcuno che voglia ancora le auto in circolazione nel quartiere. Carmen Simbula, della pizzeria “Il solito posto”, abita in via Sulis: è, forse, l'unica che non demonizza le quattro ruote. «Da quando la piazza è stata chiusa», racconta, «i miei affari si sono ridotti del 70 per cento. Facevo un'ottantina di pizze al giorno; la scorsa settimana, in un giorno ne ho fatto appena cinque. Bisogna tenerne conto perché un quartiere muore se non ha attività commerciali».
GLI ORARI In piazza San Giacomo si forma un capannello di persone. «Non è giusto che le auto entrino in qualunque momento ma serve un po' di equilbrio», dice Bruno Rais. Gli fa eco Marilena Pittiu. «Sono disposta ad educarmi a usare meno l'auto. Ma ora mia madre ha difficoltà nel venire a trovarmi». Soluzioni? «Un bus elettrico che circola per il quartiere servirebbe». Nello stesso edificio abita Franca Cristofani. «Non avrei problemi per il parcheggio. Ma come faccio a portare la spesa a casa? Sono anziana, ho bisogno di un po' di tempo per trasportare le mie buste». Non resta, in questo momento, che violare le norme. «Porto le mie cose in momenti della giornata non consentiti. In effetti, dovrebbero cambiare gli orari della ztl».
IL COMITATO Gli abitanti di Villanova si sentono quasi figli di un dio minore. «Ci stavo pensando da tempo», interviene Massimo Pitzalis, «ma ora mi sono arreso: venderò la casa. È diventato insopportabile vivere qui». Ma c'è anche chi non si arrende. «Alla Marina», afferma Silvia Monaci, «la pedonalizzazione ha coinciso con l'individuazione di parcheggi per i residenti. Qui no». Per questo è nato il comitato. «Purtroppo», afferma Elio Pillai, uno degli animatori, «la novità sono arrivate senza alcuna programmazione. Noi vogliamo una città vivibile. E, sia chiaro, non parlo solo di Villanova». Come farsi sentire? «Noi andremo avanti. E, visto che l'anno prossimo ci sono elezioni, i candidati sindaci dovranno fare i conti con le nostre esigenze».
MARCELLO COCCO

01/10/2010