Via Cinquini. Ad Area
Abbandonata da dieci anni, l'ex sede della circoscrizione di via Cinquini, sotto il colle di San Michele, è diventata la casa di centinaia di tossicodipendenti che si ritrovano nel rudere per “farsi”. Le richieste per un suo recupero o abbattimento sono sempre cadute nel vuoto. Il motivo? Un contenzioso di circa 160 mila euro. Soldi che il Comune dovrebbe pagare ad Area per la locazione dell'immobile. Una vertenza aperta da anni e mai risolta. Ora l'assessore al Patrimonio, Patrizio Mulas, e Area, vogliono trovare un accordo, mentre il consiglio della circoscrizione 3 domani si riunirà davanti all'immobile per una riunione aperta a tutti i cittadini.
IL DEBITO L'immobile nel 1978 è stato dato dall'allora Iacp in affitto (per un importo di circa quattro milioni di lire mensili, poi diventati duemila euro al mese) al Comune. Per vent'anni è stato un asilo e poi la sede della circoscrizione 6. Dopo il '98 l'amministrazione comunale non lo ha di fatto più utilizzato nonostante le richieste di alcuni assessorati per farne un centro sociale e un posto delle polizia municipale. Alla fine del 2000 la struttura è diventata terra di conquista dei tossicodipendenti. Due anni dopo c'è stato un incendio e il Comune ha chiesto la riconsegna allo Iacp. Decisione che sarebbe stata formalizzata a luglio. Nel novembre dello stesso anno l'amministrazione ha sospeso i pagamenti. Nel 2003 la polizia municipale, per motivi di sicurezza, ha murato porte e finestre dell'immobile. Un intervento durato pochi mesi perché i tossici hanno impiegato poco a rientrare in possesso dell'ex circoscrizione. Intanto lo Iacp, diventato Area, ha continuato a chiedere l'affitto al Comune: il debito avrebbe così raggiunto la cifra di 160 mila euro. L'assessore Mulas e il cda di Area all'inizio dell'anno hanno aperto un tavolo tecnico per risolvere il problema. «Dobbiamo trovare un accordo», commenta l'assessore al Patrimonio, «non solo su via Cinquini ma sul futuro di altri immobili e terreni in bilico tra Comune e Area».
L'ASSEMBLEA Per rilanciare la discussione il presidente della circoscrizione 3, Simone Crisponi, ha convocato per domani alle 9,30 un consiglio proprio davanti ai cancelli della struttura. «I residenti della zona», spiega Crisponi, «sono preoccupati e non si sentono sicuri. Da tempo abbiamo chiesto l'abbattimento dell'immobile o il suo recupero per eliminare le situazioni di pericolo. Non abbiamo mai avuto risposte». Tra le idee avanzate anche quella di trasformare l'immobile in una caserma dei carabinieri. (m. v.)
21/09/2010