Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, ecco come saranno i chioschetti

Fonte: L'Unione Sarda
15 settembre 2010

Rinviata al 7 e 8 ottobre la conferenza dei servizi per il rilascio delle licenze edilizie

Ma dal Comune arriva una fumata nera per le concessioni

Ieri la riunione: Comune e Regione hanno chiesto di poter esaminare meglio i progetti dal punto di vista dell'impatto paesaggistico.
Una terrazza coperta da una tettoia in legno, affiancata a un chiosco squadrato con porte e finestre: salvo cambiamenti dell'ultim'ora sarà questo il nuovo volto dei chioschetti del Poetto. Un disegno che ha abbandonato strada facendo i lineamenti dei casotti, le costruzioni tipiche del litorale cagliaritano fino agli anni '80. Il progetto è stato esaminato ieri durante la conferenza dei servizi: Era attesa una fumata bianca, invece dal settimo piano del Comune di Cagliari, dove si è tenuto l'incontro, è arrivato un altro rinvio. Dunque ancora nessuna concessione edilizia: il Comune e la Regione hanno chiesto un nuovo appuntamento per il 7 e 8 ottobre, in modo da avere tempo per esaminare meglio gli elaborati dal punto di vista paesaggistico. Contiamo di avere le licenze entro ottobre», spiega Carlo Fanari, avvocato del consorzio Poetto service.
LE CONCESSIONE Nel giro di tre settimane dunque dovrebbero ottenere il via libera i primi otto chioschetti: entro la fine dell'anno dovrebbero aprire i cantieri che serviranno per demolire e ricostruire la metà - o quasi - stabilimenti costruiti sul litorale cagliaritano. «Contiamo di iniziare i lavori entro la fine del 2010, in modo da essere in grado di lavorare a marzo dell'anno prossimo. Per noi, a differenza degli altri litorali, è molto importante la stagione primaverile», dice Sergio Mascia, presidente del consorzio.
IL PUL Appena due mesi fa la Regione ha approvato le linee guida per l'elaborazione, da parte dei Comuni, dei Piani di utilizzo dei litorali rendendo nulle le indicazioni fornite solo qualche mese prima, dopo anni di attesa, dal Consiglio comunale. Dunque tutto è destinato ad essere riscritto. Ma l'emergenza-abusivismo ha consentito a Comune e gestori di portarsi avanti col lavoro. Del resto è dal febbraio scorso che lavorano per dare regole e forma a un sistema di imprese importantissimo per la città e i turisti, che da 21 anni vive senza regole. Risale ad allora la prima conferenza dei servizi post-ordinanza. Ma viene subito rinviata perché nel frattempo il Consiglio comunale cambia le regole in vigore dal 1999, adeguandole alle norme regionali. Inizia subito la progettazione dei nuovi chioschi: la Regione impone strutture amovibili da venti metri quadrati, i gestori ne chiedono e ottengono cinquanta.
Ora invece i gestori dei chioschi dovrebbero essere arrivati finalmente alla fine della procedura che garantirà le concessioni edilizie.
MICHELE RUFFI

15/09/2010