Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Neanche un euro per la moschea»

Fonte: L'Unione Sarda
14 settembre 2010

Il Comune non finanzierà l'eventuale opera, intanto sul web s'infiamma la polemica

L'assessore Piras: già individuato un edificio in via Barcellona

Il sito internet de L'Unione Sarda, che ha promosso un sondaggio via web sulla vicenda, è stato bombardato di messaggi.
«Noi non diamo terreni per costruirci luoghi di culto, né concediamo locali da adibire a chiese o moschee che siano. Da parte del Comune c'è una disponibilità giuridica e amministrativa, non certo economica, a valutare eventuali richieste. L'unico intervento che possiamo fare è distribuire il 10% previsto dalla legge Bucalossi per le ristrutturazioni degli edifici di culto, ma stiamo parlando di 20 mila euro all'anno e ci sono richieste da parte di tante altre confessioni».
MOSCHEA IN VIA BARCELLONA? L'assessore comunale alle politiche sociali Anselmo Piras sgombra il campo dall'ipotesi di un intervento pubblico per la realizzazione di una nuova moschea nel centro abitato di Cagliari più grande di quella attuale di via del Collegio, replicando così all'appello lanciato dall'imam Triki Mehhrez al termine del Ramadan. «Sei mesi fa - aggiunge l'assessore - ho ricevuto le associazioni dei musulmani che mi hanno manifestato la stessa esigenza, insieme abbiamo valutato l'opportunità di sfruttare un locale in via Barcellona di mille metri quadri di proprietà di una fondazione, poi però loro non hanno fatto ulteriori passi. Ribadisco però che il Comune non dà neanche un centesimo, i contributi alle chiese li dà la Regione, per cui l'unica cosa che possiamo fare è valutare una eventuale richiesta di una variante urbanistica, ma il terreno o il locale lo devono acquistare loro».
IL WEB RIBOLLE Intanto sul web infiamma la polemica sulla spinosa questione moschea sì moschea no. L'appello dell'imam è diventato immediatamente una delle notizie più lette su unionesarda.it , che sul tema ha anche lanciato un sondaggio in cui i contrari hanno raggiunto quasi il 60%. Ma è soprattutto attraverso i commenti lasciati dai visitatori del sito che ci si può fare un'idea di quali sentimenti, spesso aspri e poco politically correct, si agitino attorno alla delicata questione. «Se si concede una moschea più grande - scrive Pinucciu - questa dopo due anni sarà di nuovo piccola perché dovrà contenerne 50000». «Ho vissuto 3 anni al Cairo - replica Sergio Porcu - ed ho professato liberamente la mia religione cattolica».
LA POLITICA Naturalmente la questione moschea agita anche le acque della politica. Se il consigliere comunale Pdl Maurizio Porcelli, contrarissimo, ha già preannunciato la richiesta di un referendum, ieri si è registrato l'intervento di Marco Espa, consigliere regionale Pd. «La chiesa cattolica ufficiale - scrive - a partire dal Concilio Vaticano II è sempre stata favorevole all'individuazione di luoghi di culto per le altre religioni. Quindi chi si dichiara cattolico ed è contro i luoghi di culto di altre religioni, non metta in mezzo la difesa non richiesta della propria religione» e «ammetta di essere un po' leghista, un po' razzista e che gli piace solleticare per fini elettorali il senso di sicurezza delle persone gridando al lupo al lupo». ( m. le. )

14/09/2010