Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cagliari, il Pd al bivio delle primarie

Fonte: L'Unione Sarda
13 settembre 2010

La festa del Bastione dà il via al dibattito: e gli alleati si dividono
Primarie? Sicuramente. Anzi, no. Vabbè, si vedrà. Si annuncia difficile la scelta del candidato di centrosinistra per il Comune di Cagliari. La festa del Partito democratico al Bastione Saint Remy non fa il miracolo (né poteva), non mette subito d'accordo i partiti. Però almeno avvia il confronto: «Era dal 2006 che non si riunivano i rappresentanti cittadini della coalizione», nota Massimo Zedda, consigliere regionale di Sinistra ecologia e libertà, ospite al dibattito sulle Comunali 2011.
SECONDA GIORNATA La tavola rotonda coi vari partiti è uno dei momenti più rilevanti, nel sabato del villaggio Pd che prosegue con altre due conversazioni: una sul trasporto urbano, l'altra sul federalismo fiscale, con esperti di rilievo nazionale e personaggi come l'ex governatore Renato Soru, e il presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia. A conferma della doppia traccia che il segretario Silvio Lai ha dato alla manifestazione: accanto alla riflessione sugli enti locali (tema che il partito nazionale ha assegnato all'appuntamento cagliaritano) c'è l'intento dichiarato di lanciare un lungo sprint verso la fascia tricolore del capoluogo sardo.
Non l'ha indossata mai nessuno, nel centrosinistra. Ma stavolta il Pd spera di avere qualche chance: «Questa non è una città di destra», dice Ninni Depau, capogruppo in Consiglio comunale, aprendo la tavola rotonda al Bastione. «Spesso, alle Politiche e alle Europee, il centrosinistra ha prevalso. Perché alle amministrative non succede?»
NODO PRIMARIE Per invertire la tendenza servono programmi validi, alleanza solida, e un forte candidato sindaco. Ammesso che sui programmi ci si intenda serenamente, gli altri due punti sono fonte di notevoli divergenze. «Le primarie sono uno strumento fondamentale per la scelta del candidato», dice per esempio Depau. Concorde l'Idv: «Purché si organizzino per tempo, dando una scadenza per le candidature», precisa il coordinatore cittadino Giovanni Dore. Anche per Enrico Palmas (Rossomori) «in questa fase sono forse essenziali, ma devono essere primarie vere»: e in questo il fattore tempo è decisivo.
Molti pretendono regole chiare: «Per evitare inquinamenti da parte del centrodestra, come nel 2007 per l'elezione del segretario Pd», dice Massimo Zedda, ricordando che «se tutti siamo d'accordo su un nome, le primarie sono inutili». «Potremmo stabilire che non si può candidare un esponente della Giunta comunale uscente, o di un partito che appoggia il Pdl alla Regione», gli risponde il segretario cittadino del Pd Yuri Marcialis.
Ma c'è un fronte anti-primarie, va dalla sinistra («sempre stato contrario ai personalismi», ribadisce il segretario provinciale Prc Giuseppe Stocchino) al centro («meglio un accordo politico», secondo Raffaele Pontis di Alleanza per l'Italia). Possibilista, ma non entusiasta, Nicola Ibba del Pdci: «Si riunisca subito la coalizione e si veda se c'è necessità di far scegliere il candidato agli elettori».
LO SCENARIO NAZIONALE Sarà difficile trovare una sintesi, ma potrebbe arrivare da Roma: rimbalza la voce che Bersani voglia convincere gli alleati a tenere, in una stessa data, le primarie di coalizione per tutti i candidati sindaci delle cinque città più importanti al voto nel 2011 (Bologna, Milano, Torino, Napoli e appunto Cagliari). In pratica, un grande evento con probabili benefici propagandistici.
L'ALLEANZA Ancora più nette le differenze tra i partiti cittadini quando il dibattito, moderato da Fabio Manca dell'Unione Sarda, tocca il nodo delle alleanze: è pensabile un accordo con Udc, Psd'Az, Riformatori? Magari per sostenere la candidatura di Massimo Fantola? «Se devo scegliere uno del centrodestra, a quel punto candiderei Berlusconi», ironizza Zedda. Altrettanto netto il no di Palmas e Dore. «Il centrosinistra regionale - aggiunge Stocchino - ha detto che chi è nella maggioranza di Cappellacci non può stare con noi ai tavoli dei Comuni principali».
C'è però chi fa notare che, se qualche partito desse segni concreti di smarcamento dalla coalizione che sostiene l'attuale governatore, le cose potrebbero cambiare. In questo senso, gli esponenti del Pd sembrano più prudenti. «Metterei al centro i programmi», afferma Depau: «Poi vediamo se sulle nostre proposte per la città ci sono forze politiche che vogliono convergere. Magari mettendo in crisi la maggioranza regionale».
IL PROGRAMMA La giornata di oggi prevede, alle 17.30 e alle 19, due dibattiti su “Cagliari da riscoprire” e “Cagliari multiculturale”. Il primo sarà preceduto, alle 16, da un tour guidato nel quartiere Castello e nella Cagliari sotterranea (con visite ai passaggi segreti e alle gallerie sotterranee del Bastione), a cura del gruppo speleo archeologico Cavità cagliaritane. Tra le attività culturali in programma, da segnalare (teatro civico, alle 21) “Giorni rubati”, di Gianmarco Mereu: storia vera di un uomo che a 37 anni deve «reimparare tutto, rivedere tutto, riscoprire tutto», dopo aver perso per sempre la possibilità di camminare a causa di un incidente provocato dal crollo di un cancello di 600 chili. Si chiude alle 23, al Bastione, col jazz dei Pixeldrama. (g. m.)

12/09/2010