Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Cagliari baseball vuole realizzare un impianto in città

Fonte: L'Unione Sarda
8 settembre 2010

Il dibattito in Consiglio

Pochi sanno che Cagliari fino a qualche mese fa aveva due squadre di baseball in serie A, anche se la società sportiva a cui fanno capo non aveva a disposizione nessun campo omologato in città: un particolare che ha costretto il Cagliari baseball club a giocare in trasferta - ospite degli avversari - tutte le partite casalinghe e che (forse) ha contribuito alla retrocessione del team. Ecco perché da anni la società chiede di poter realizzare un proprio impianto nel capoluogo: «Il club ha i soldi necessari per farlo, ha accesso al credito sportivo, chiede solo di poter essere messo nelle condizioni di costruire un campo per potersi allenare e disputare le gare interne», ha raccontato ieri in Consiglio comunale Claudio Cugusi (Pd).
IN CONSIGLIO Un'interrogazione (una delle poche discusse ieri nell'aula di Palazzo Bacaredda) alla quale si è associato anche il presidente dell'Assemblea Sandro Corsini e che ha fatto promettere «piena disponibilità» all'assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai: «Metteremo a disposizione del club la nostra esperienza, ma per quanto riguarda la scelta delle aree non possiamo far nulla». Mano tesa anche da parte del neo assessore allo Sport Aurelio Lai («È un'operazione a costo zero, perché non dovremmo aiutarli?» e del sindaco Emilio Floris: «La Giunta ha esaminato il problema della carenza di aree sportive, che accomuna baseball, rugby e altri sport. Per un impianto di questo tipo abbiamo già individuato un terreno in viale Marconi». Il proprietario, che dovrebbe realizzare altre opere, dovrebbe cedere al Comune il campo sportivo.
PISCINA E intanto Ninni Depau (Pd) riprende la discussione sulla piscina di Terramaini, dopo la revoca della convenzione con la Fin. Ora l'impianto comunale è in ristrutturazione: «Quali sono i costi e quando termineranno i lavori?», chiede il capogruppo del partito d'opposizione in un'interrogazione. E soprattutto: «Quali iniziative si intendano assumere a seguito della rinuncia della Fin alla gestione?». Sulla piscina era stato presentato, nel 2008, un esposto alla Corte dei conti che segnalava «diverse anomalie registrate nella realizzazione e nella gestione della piscina olimpionica, con conseguente spreco di denaro pubblico».
Oggi una nuova seduta del Consiglio comunale: in programma il question time . ( m.r. )

08/09/2010