Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Al mare baci contro l’omofobia

Fonte: La Nuova Sardegna
30 agosto 2010

DOMENICA, 29 AGOSTO 2010

Pagina 4 - Sardegna
Manifestazione per denunciare le discriminazioni nei confronti dei gay

«Kiss on the beach» ieri mattina tra i bagnanti della spiaggia più frequentata dai cagliaritani

BETTINA CAMEDDA

CAGLIARI. È bastato il suono delle vuvuzelas per dare inizio al bacio più discusso dell’estate. Ieri a mezzogiorno decine di bagnanti hanno preso parte a «Kiss on the beach», all’8ª fermata del Poetto.
Sotto lo sguardo incuriosito e divertito dei vicini di ombrellone, numerose coppie, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, si sono scambiate un lungo bacio dietro un iniziale timido sorriso. Non è bastato il sole cocente a frenare un’azione collettiva pacifica il cui intento va ben oltre il gesto plateale.
Soddisfatta l’organizzatrice dell’evento, Alessandra Esposito, insegnante con la passione del teatro, che in pochi giorni è riuscita a richiamare l’attenzione di più persone che hanno deciso di partecipare in segno di solidarietà a una coppia omossessuale, vittima nei giorni scorsi di un episodio di discriminazione.
Un bacio per dimostrare che quella coppia, così come tante altre, non è sola di fronte alle ingiustizie. Un piccolo gesto per testimoniare che esiste ancora gente che ha il coraggio e la forza di indignarsi di fronte a episodi di violenza contro chi viene chiamato «diverso».
«Kiss on the beach» nasce proprio dall’indignazione per questa cultura sessista e machista che sta prendendo sempre più il sopravvento nel nostro Paese - spiega Alessandra - Basta vedere la pubblicità con scene che rasentano la pornografia e che usa le donne come carne da macello». Un bacio insomma che si pone contro le discriminazioni di ogni tipo e che sfida la concezione materialistica del corpo umano come oggetto in vendita.
«Mi offende il fatto che una donna possa girare da sola per strada e che un uomo si senta in diritto di importunarla verbalmente con atteggiamenti più o meno gradevoli - proseguono i promotori dell’iniziativa - In quel caso nessuno fa niente mentre ci si scandalizza se due persone dello stesso sesso si baciano e intanto continuiamo a vivere in un mondo violento in cui gli episodi di maltrattamenti sulle donne sono in continuo aumento».
Opinione condivisa da tanti giovani, e non solo quella di Alessandra che, da sola e tramite Facebook, è riuscita a farsi sentire e a dare un volto all’indignazione generale. «Credo che il diritto all’amore - conclude lei - sia alla base della nostra esistenza, è un diritto naturale che non può essere limitato a un solo gruppo di persone».
Tra la folla non è mancato chi ha voluto speculare sull’evento mettendo in vendita alcune magliette all’insaputa dell’organizzatrice. Una manifestazione che ha riscosso comunque grande successo e che, come spera Alessandra Esposito, «si possa ripetere il prossimo anno con maggiori energie: magari l’appoggio e il sostegno di più persone».