Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Caro-bus, guerra tra Ctm e assessore

Fonte: L'Unione Sarda
30 agosto 2010

Il caso. Il direttore Ezio Castagna furibondo: «Dicano se hanno cambiato la delibera»

Dietrofront sui rincari. L'azienda: presenteremo un esposto
Pubblicate ieri sul sito della Regione le nuove tariffe: gli aumenti sono inferiori al previsto.
L'abbonamento studenti ordinario passa da 240 a 182 euro e avrà validità dieci mesi anziché nove. Di contro la carta estiva per i giovani da trimestrale si trasforma in bimestrale (scendendo da 50 a 42 euro). Ma soprattutto scompare l'Ise - indicatore situazione economica - come riferimento per ottenere le agevolazioni, sostituito dal ben più accessibile Isee (in cui il coefficiente è calcolato in base anche ai componenti del nucleo familiare) a una soglia molto alta: 28.800 euro.
IL CTM ALL'ATTACCO «In effetti ha ragione l'assessore: non è stato un dietrofront, ma molto di più, perché di fatto hanno azzerato gli aumenti: sugli abbonamenti siamo tornati alle tariffe di prima». Il direttore del Ctm Ezio Castagna è furibondo, al punto da spingersi a dire che «chiederà alla magistratura di fare chiarezza». Ce l'ha con la Regione e in particolare con l'assessore ai trasporti Liliana Lorettu che giovedì, intervenendo sulla questione del caro-autobus e annesse proteste, aveva parlato di «equivoci interpretativi della delibera» annunciando che presto sarebbero state on-line le tariffe corrette.
NUOVE TABELLE Detto fatto: ieri sul sito della Regione, allegate alla delibera 30/20 del 3 agosto, sono comparse le nuove tabelle (valide anche per l'Atp di Sassari), con notevoli ritocchi verso il basso rispetto a quelle che il Ctm aveva ricevuto dalla stessa Regione e subito reso pubbliche. Peccato però che nel frattempo l'azienda avesse anche già iniziato ad applicare i rincari, superiori in alcuni casi al 70%, facendo ad esempio pagare a un centinaio di persone gli abbonamenti annuali per studenti 240 euro invece che 182. «Cosa faremo adesso? Restituiremo i soldi, cos'altro possiamo fare? - dice Castagna -. Ma che la smettano di dire che è un errore del Ctm, noi non abbiamo equivocato niente, è una vergogna nei confronti dei cittadini, qualcuno dovrà risponderne».
LE NUOVE TARIFFE Documenti alla mano, Castagna ripercorre le tappe del pasticcio di mezza estate: «Questa è la comunicazione che abbiamo ricevuto dalla Regione l'11 agosto - tuona mostrando le carte -, in cui si cita la delibera 30/20 del 3 agosto e si allega la tabella delle nuove tariffe che abbiamo pubblicato 15 giorni prima delle loro entrata in vigore come prescrivono le norme. Oggi scopriamo che è tutto diverso, addirittura non viene rispettata la legge regionale che indica come parametro di partenza il biglietto ordinario, allora mi chiedo: è un falso di chi ha firmato quelle comunicazioni (il direttore del servizio Salvatore Cogoni ndr ) o nel frattempo è successo qualcosa? La delibera è stata cambiata e se sì da chi e con quali modalità?». Insomma, Castagna non crede che dietro ci sia solo un errore materiale, gli «equivoci interpretativi» di cui aveva parlato l'assessore: «Non è possibile - attacca -, nessun funzionario regionale è talmente pazzo da inviare tabelle non verificate, anche perché qui è stata stravolta l'intera filosofia della delibera, prima si parlava chiaramente di Ise e Isee, oggi solo di Isee con soglia a 28.800 euro: sa cosa vuol dire? Che solo il 2 per cento degli utenti la supera. Inoltre nelle agevolazioni sono ricompresi gli universitari fuori corso che prima erano esclusi. Stessa cosa per gli over 65, prima la soglia era la pensione minima, ora l'Isee a 28.800 euro. Nella sostanza sono le vecchie tariffe».
ESPOSTO IN VISTA Poi l'affondo: «Ci riserviamo di presentare un esposto alla magistratura - conclude Castagna - perché vengano chiarite responsabilità personali e amministrative, nonché per tutelare l'immagine del Ctm che ha subito un gravissimo danno. E sia chiaro che non potremo partire il 1 settembre con le nuove tariffe, perché dobbiamo riallineare le obliteratrici e ci sono dei tempi tecnici». Insomma, la guerra pare appena inziata.
MASSIMO LEDDA

28/08/2010