Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Caro-pullman, verso la retromarcia

Fonte: L'Unione Sarda
27 agosto 2010

Trasporti. Dopo le proteste di studenti, sindacati e consumatori interviene la Regione: gli aumenti medi sono del 20%

Lorettu: «Errori di interpretazione, pronta al confronto»
La questione del caro-bus assomiglia sempre più a un pasticcio estivo. L'assessore regionale ai trasporti parla di «equivoci interpretativi».
La questione del caro-bus assomiglia sempre più a un pasticcio estivo. Con l'assessore regionale ai trasporti Liliana Lorettu che parla di «equivoci interpretativi nell'applicazione della delibera sulle nuove tariffe» e il Ctm che intanto sta già facendo pagare agli utenti rincari che, come nel caso dell'abbonamento degli studenti, passato da 140 a 240 euro, superano il 70%.
Oggi «sul sito della Regione sarà cliccabile la delibera che contiene l'esatto panorama degli aumenti delle tariffe urbane ed extraurbane - si limita a dire l'assessore -, non ricordo i dettagli ma posso dire che stiamo parlando di una media del 20% in più e comunque in nessun caso sono previsti rincari del 70%».
NESSUN DIETRO FRONT Un dietro front della Regione dopo la valanga di proteste da parte di cittadini, associazioni studentesche e sindacati? «No, non c'è stata nessuna retromarcia - ribatte l'assessore -, la delibera è la stessa adottata lo scorso 3 agosto, che prevede degli aumenti ma anche l'introduzione delle fasce di reddito per gli studenti e gli over 65. Una filosofia condivisa da tutta la giunta perché ormai è finito il tempo degli interventi a pioggia. Di certo non si può discutere l'esigenza di aumentare le tariffe, che erano ferme sostanzialmente da dieci anni. Ripeto, ci sono stati alcuni equivoci interpretativi che possono aver generato confusione, ma domani, quando la delibera sarà on line, avremo il quadro chiaro degli aumenti e allora si potrà aprire un confronto e fare tutte le riflessioni». Su quali siano stati questi equivoci interpretativi della delibera l'assessore Lorettu non vuole però dire di più, anche se il fatto che in questi giorni Ctm e Arst abbiano già iniziato ad applicare aumenti sino al 70 per cento, lascia supporre che in tanti abbiano pagato più di quanto realmente previsto. Degli errori insomma, probabilmente causati da problemi di comunicazione tra uffici regionali da una parte e aziende di trasporto dall'altra.
L'UNIONE STUDENTI Molto diversa l'interpretazione dell'Unione degli studenti, che da subito ha scatenato un autentico fuoco di fila contro il caro bus, ritenuto lesivo del diritto allo studio, i cui rappresentanti ieri hanno incontrato il direttore generale dell'assessorato. Un colloquio che l'associazione studentesca descrive come «confuso» e in seguito al quale sarebbe emerso che «a causa di incomprensioni, rientri dalle ferie, scarsa comunicazione tra apparati regionali e così via, sia l'assessore Lorettu sia la Giunta si sarebbero accorti dell'insostenibilità degli aumenti per gli studenti e per gli over 65» per cui «entro oggi saranno pubblicati degli aggiornamenti che a detta del direttore generale sono molto migliori di quanto uscito con le determinazioni 564 e 565 (con cui l'assessorato comunicava a Ctm e Arst la misura degli aumenti)». Ovunque stia la verità - retromarcia o problema interpretativo - e in attesa della pubblicazione ufficiale delle tariffe, la direzione intrapresa sembra comunque quella di un deciso ridimensionamento dei rincari.
CONFRONTO APERTO Inoltre l'assessore Lorettu si è detta disponibile a nuovi sforzi per venire incontro alle esigenze degli studenti. «L'obiettivo è incentivare l'uso dei mezzi pubblici - sono le sue parole -, in quest'ottica il primo settembre incontrerò i rettori di Cagliari e Sassari per vedere se ci sono ulteriori margini d'intervento sulle tariffe per studenti».
MASSIMO LEDDA

27/08/2010