Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Accordo per i Giganti

Fonte: L'Unione Sarda
6 agosto 2010




Il supermanager del Ministero dei beni culturali Mario Resca è giunto ieri in Sardegna per la prima volta con l'obiettivo di sbloccare la vicenda dei giganti di Mont 'e Prama e con una proposta clamorosa: portare alcune delle statue in tournée per il mondo. «Perché no? Potremo inserire questi magnifici simboli dell'antica civiltà sarda nel circuito degli scambi internazionali. I misteriosi guerrieri di pietra potrebbero diventare ambasciatori della vostra isola e trasformarsi in un richiamo turistico eccezionale, come è avvenuto con i bronzi di Riace per Reggio Calabria». Le prime trasferte potrebbe essere proprio in Calabria per un confronto con le due statue elleniche (attualmente in restauro) oppure a Roma dove arriveranno i famosi guerrieri di terracotta di Xian nell'ambito dei programmi culturali tra Cina e Italia. Per ora è un'idea, lanciata ufficialmente durante un "vertice" alla Cittadella dei musei con i maggiori responsabili delle Soprintendenze e i rappresentanti dei comuni di Cagliari, Cabras e Sassari, interessati ad accogliere ai giganti di pietra, trovati a Mont 'e Prama nel 1974 e restaurati nel laboratorio di Li Punti con un intervento durato vent'anni.
LA RIPRESA Mario Resca, un passato da manager in importanti gruppi (Eni, Mondadori, Rizzoli, McDonald's Italia), da oltre un anno ricopre il ruolo inedito di direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del Mibac. Una novità voluta da Berlusconi e dal ministro Bondi per modernizzare e dare uno slancio a un ministero legato dalla burocrazia e soprattutto affogato dalla cronica carenza di fondi. Accolto da critiche e polemiche, oggi Resca incassa i primi risultati annunciando i numeri molto positivi del primo semestre del 2010 riguardo ai visitatori dei 419 musei e siti statali: più due milioni con gli introiti dei biglietti che crescono del 6,45 per cento. «Dopo tre anni di crisi finalmente c'è stata un'inversione di tendenza che fa ben sperare per una ripresa generale», rileva il manager con soddisfazione.
Il trend positivo si registra anche in Sardegna con un più 14,6 per cento per il numero di visitatori e più 24,75 per cento per gli introiti. «Solo il museo archeologico nazionale di Cagliari in luglio ha staccato 8 mila biglietti in più rispetto al 2009, un risultato notevole che si deve alle numerose iniziative, all'apertura gratuita e anche all'aumento dei turisti grazie ai voli low cost e alle crociere», sottolinea Maria Assunta Lorrai, direttore regionale delle Soprintendenze.

INTESA Missione difficile, quella di Resca, nella sua prima visita nell'isola per mettere d'accordo i sardi che, come si sa, sono sempre "disuniti" e tra loro litigiosi. A conclusione dell'incontro nelle sale del museo («Bellissimo e ben allestito, come molto bello è tutto il contesto della Cittadella», ha detto Resca ammirando il panorama dalle mura spagnole) si è tirato un bilancio sul futuro delle statue. Tutti le vorrebbero, a partire dal Comune di Cabras che rivendica la "paternità" visto che i resti delle 23 sculture furono ritrovati nel suo territorio. Le vorrebbe tenere Sassari dove nel laboratorio di Li Punti si è portata a termine la certosina ricomposizione dei frammenti di pietra che rappresentano guerrieri, pugilatori, arcieri e modelli di nuraghi. Le vorrebbe Cagliari, sede del museo archeologico nazionale che raccoglie i reperti più importanti della Sardegna.
PROGRAMMI Resca, contrariamente alla fama di duro che si porta dietro, ha svolto un'opera di diplomazia cercando un'intesa tra le diverse esigenze. «I giganti rappresentano l'intera l'isola, la civiltà nuragica, sono patrimonio di tutti», ribadisce: «Dobbiamo farli conoscere anche fuori dalla Sardegna perché poi diventino un richiamo turistico con effetti positivi per l'economia del territorio». Quali sono i programmi scaturiti dal vertice? Per ora si tratta di ipotesi - fanno sapere dalla Soprintendenza regionale - che verranno messe a punto nei prossimi incontri. Intanto si parte con una grande mostra a Sassari tra ottobre e novembre per presentare la conclusione del restauro. Successivamente le statue troveranno un'adeguata collocazione nel museo di Cagliari in attesa che qualche pezzo possa essere ospitato nel museo di Cabras-Tharros, oggi non ancora attrezzato. Nel contempo Resca si è impegnato ad inserire i giganti nel circuito nazionale e internazionale di mostre e scambi.
NUOVI SCAVI Infine, per venire incontro alle richieste di Cabras, si è parlato di una ripresa degli scavi a Mont 'e Prama dove gran parte della zona non è stata interessata dalle ricerche e dunque non si escludono nuove scoperte. «Ulteriori scavi» aggiunge Maria Assunta Lorrai «potrebbero dare risposte ai misteri che ancora avvolgono le statue».
CARLO FIGARI

06/08/2010