Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lo scalo di Cagliari porta d’Europa

Fonte: La Nuova Sardegna
3 agosto 2010


Verso i 4 milioni e mezzo di passeggeri, Sogaer celebra 20 anni di attività


Lorettu Lavorare bene per il capoluogo significa lavorare per l’intera comunità dei sardi

ALESSANDRA SALLEMI

CAGLIARI. Vent’anni di un lavoro cominciato con due dipendenti che oggi sono 500 diretti e 1.200 indiretti e ne serviranno altri se Cagliari Airport è riuscito l’anno scorso, nel periodo crisi generalizzata, ad essere il primo scalo italiano per aumento dei traffici. L’ha ammesso ieri l’assessore ai trasporti Lorettu: la crescita di Cagliari è utile a tutta la regione.
La società di gestione Sogaer ha celebrato ieri i suoi primi vent’anni di attività con un riepilogo sul passato e un annuncio: il piano di sviluppo è stato finanziato con risorse ingenti, tutte disponibili e quindi il futuro è cominciato. Per numero di passeggeri lo scalo viaggia oltre i 4 milioni l’anno, i primi sei mesi del 2010 hanno percentuali di crescita positive nella quantità di passeggeri e anche nell’incremento dei volo nazionali, (un quasi 5 per cento in più in totale, un 5,69 in più dei passeggeri nazionali), con un numero negativo invece nei voli internazionali (l’1,81 di passeggeri in meno rispetto al 2009), ma la spiegazione c’è e non è nuova: il volo settimanale da e per Stoccarda è stato cancellato, i quattro voli stagionali da e per Manchester, Edimburgo, Bristol e Oslo non sono stati istituiti. L’annuncio che pure Sogaer aveva dato è caduto nel silenzio nonostante fosse accompagnato anche da un timido accenno alle cause: le incertezze della Regione sulle scelte strategiche per il trasporto aereo sardo. Ma ieri non era giornata di polemiche. Il presidente di Sogaer Vincenzo Mareddu non ha menzionato nessuno dei disagi che sono stati provocati allo scalo da un improvviso disinteresse verso la crescita dello scalo cagliaritano. Ieri era giorno di festa e di bilancio cui guardare con una certa fiducia. Probabilmente uno dei risultati più prestigiosi è quello di aver portato in Sardegna (si farà al Forte Village) il raduno internazionale di Routes Europe, la convention di vettori aerei e gestori aeroportuali dove i manager delle compagnie aeree incontrano i gestori degli scali e stipulano accordi che poi valgono per anni. E’ la prima volta che si fa in Italia. Non a caso Sogaer si è affrettata a ribattezzare lo scalo Cagliari Airport: un favore indiscutibile per far risuonare nel mondo anche Cagliari e la Sardegna. Piero Comandini assessore provinciale al turismo ha dichiarato che la crescita del turismo nel sud Sardegna è molto dovuta anche alla politica di sviluppo di Sogaer che ha cercato vettori disposti a venire e ha favorito accordi con operatori locali per dare qualcosa ai turisti una volta scesi dall’aereo. Il sindaco di Cagliari Emilio Floris ha rilanciato una richiesta: quand’è che Cagliari diventerà un aeroporto intercontinentale? Ieri ha spiegato che, oltre a essere un suo personale auspicio, è una domanda fatta a lui dallo staff Wolskwagen che ha organizzato un evento in autunno a Cagliari e, attraverso lo scalo, porterà nel capoluogo 15 mila persone. Altra occasione offerta a Cagliari dalla «capacità di crescere espressa da Sogaer» è che il capoluogo di regione sarà la porta sud dell’Expò 2015 di Milano: dall’emisfero sud per arrivare a Milano si passerà dallo scalo di Cagliari. L’assessore regionale ai trasporti Liliana Lorettu raggiunta al telefono si è complimentata per il lavoro fatto da Sogaer, «lavorare per Cagliari significa lavorare per la Sardegna». Mareddu ha ricordato che Sogaer cominciò a funzionare nel 1992 con due dipendenti (premiati ieri), la svolta che ha disancorato lo scalo è arrivata tra il 2007 e il 2008 ed è fatta di due momenti: uno è la concessione quarantennale dello scalo alla società, l’altro è la smilitarizzazione dell’aeroporto di Cagliari Elmas. Accanto a Mareddu il direttore generale Alessio Grazietti, entrato nell’ufficio tecnico ragazzino subito dopo la laurea e ora numero due del management Sogaer. Per finire: premi e un brindisi d’auguri.