Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tra innovazione e tradizione

Fonte: La Nuova Sardegna
24 aprile 2008

MARGHERITA COPPOLA

CAGLIARI. E’ in corso fino al primo giugno, al Lazzaretto di Cagliari, la mostra Anna Deplano «La Memoria e il compasso», promossa dall’Assessorato comunale alla Cultura. Cagliaritana di nascita, ma milanese di adozione, Anna Deplano da anni si dedica alle ricerche nel campo del design e dell’immagine. La sua formazione artistica (Accademia di Belle Arti di Brera e il Politecnico di Design) e l’eredità culturale di una famiglia di imprenditori del pane in Sardegna, hanno segnato il suo agire sin dalle origini. La prima apparizione nel mondo del design è stata proprio con un omaggio al padre: “Kok Oi”, mostra di pani artistici, documentati in un libro sponsorizzato dalla Barilla nel 1992. Riscoprire i materiali tradizionali reinterpretandoli, riattualizzandone le forme e i decori è la continua sperimentazione che la designer persegue nei suoi lavori. Tradizione e innovazione sono i suoi principali percorsi di ricerca. Radici e contemporaneità di un mondo che solo sensibilmente le appartiene trovano una sintesi nella sua variegata produzione industriale e artigianale. Tante aziende hanno avuto la fortuna e la perspicacia di lavorare con lei, captando la sua sapienza artistica e culturale volta alla manipolazione persino dei colori, odori e sapori della sua terra, contribuendo in modo efficace alla diffusione del design italiano nel mondo. La produzione industriale è, ad esempio, caratterizzata dalla presenza di Arredaesse, con cui la Deplano ha sviluppato un sistema semplice e flessibile di mobili e complementi d’arredo; Citterio Meda per la progettazione di divani modulari; Desalto con l’appendiabiti artistico; Fratelli Guzzini con numerosi articoli per la tavola; Gedy, Nito e Valli & Valli, per il settore arredobagno, Zanotta con una linea di tavolini dallo stile minimalista e Argei con la bottiglia per olio, di riconoscimento nazionale, dalla particolarissima forma. Alcuni articoli disegnati per Lagostina e Guzzini fanno, inoltre, parte della collezione di oggetti per la tavola nel museo Deutsches Klingenmuseum di Solingen. La produzione artigianale è, invece, articolata in settori che spaziano dalla panificazione, ai tessuti, alla cestineria, frutto di una ricerca artistica volta al concetto di qualità del prodotto, ai suoi nuovi linguaggi e modi d’uso. Di sicuro interesse l’oreficeria, con forme attinte dalla tradizione, rielaborate e semplificate, come gli “spuligadentes”, gli anelli o i bottoni in cui si riscontrano precisi riferimenti simbolici alla figura della donna, tanto sentita dall’artista. Originale, inoltre, la produzione basata sull’ intreccio di materiali naturali e vegetali nella realizzazione di articoli e complementi d’arredo. Accanto ai cesti della collezione privata Mereu-Zedda del 1911, si trovano alcuni esempi di nuova progettazione come la poltrona sdraio Cina, realizzata da Pierantonio Bonacina e molti altri prodotti già presentati in occasione della mostra “L’intreccio”, realizzata a Cagliari nel ‘96.