Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Poetto, una gara per disegnare il futuro

Fonte: L'Unione Sarda
23 luglio 2010

Concorso della Regione per la riqualificazione. Vanini: «Strutture vive anche d'inverno»

Cugusi (Pd): «Sul piano del litorale saremo collaborativi»
La Regione bandisce un premio per ridisegnare architettonicamente i litorali sardi.
Sul piatto della bilancia, è sempre stato l'elemento che ha pesato maggiormente tra i difetti del Poetto: un'espansione spontanea di baretti e piccoli stabilimenti senza un disegno unitario, a metà strada tra abusivismo - questo dice, ad esempio, la Procura della Repubblica - e sviluppo anarchico dei servizi per la spiaggia. Ora l'obiettivo del premio “Architetture per litorali - Idee progettuali per le attrezzature a servizio della balneazione”, bandito dalla Regione, sarà proprio quello di dare alla costa cagliaritana (e non solo, visto che il progetto riguarda tutta la Sardegna) una pianificazione che rispetti le norme europee, statali e Regionali e sia armonica anche al futuro Pul in - eterna - discussione tra i banchi del Consiglio comunale.
IL PREMIO «Bisogna trovare un sistema per far convivere la spiaggia con la città, i suoi abitanti e con la funzione turistica», dice Aldo Vanini, ingegnere a capo di uno studio che parteciperà al concorso indetto dall'assessorato regionale all'Urbanistica, che ridisegnerà l'orizzonte architettonico del Poetto. Si parte da un principio: «Costruzioni e stabilimenti come il Lido o il D'Aquila non hanno più un senso. La spiaggia si deve adattare alle esigenze stagionali, servono strutture che permettano di fare il bagno d'estate e che consentano anche di vivere il litorale d'inverno».
ALBERGHI Qualunque struttura deve avere le «caratteristiche di temporaneità e di facile rimozione», come specifica il bando. Un paletto che escluderebbe le strutture alberghiere e farebbe del Poetto una delle poche spiagge urbane senza hotel: «Se penso ad altre città simili, non trovo normale che Cagliari sia priva di alberghi vicino al mare. Forse è anche per questo che il capoluogo non riesce ad attrarre turisti per più di tre giorni. Certo, i grandi Méridien di Rio de Janeiro o i Marriott di Los Angeles non sarebbero proponibili. Vedrei meglio altri modelli, magari non a “bocca di spiaggia”, con volumetrie e impatto paesaggistico limitato. Penso a costruzioni basse, sulla falsariga dell'insediamento residenziale già esistente. Lo stesso ippodromo potrebbe essere sfruttato sotto questo punto di vista». Di sicuro, nel Premio che dovrebbe ridisegnare il Poetto e le più importanti spiagge sarde (le altre sette: Porto Pino, sulla costa di Sant'Anna Arresi, Pistis ad Arbus, la spiaggia di Budoni, lido di Orrì a Tortolì, la Spiaggia del Liscia a Palau, San Giovanni di Sinis a Cabras e la spiaggia di Maria Pia ad Alghero), un ruolo importante lo avranno anche gli imprenditori che lavorano nel litorale: «Qualunque proposta», ricorda Vanini, «non può non considerare le esigenze degli operatori. La ristorazione? È un termine generico, ma si può fare, tenendo conto delle specificità di una spiaggia, che non è una strada della Marina».
IN CONSIGLIO I lavori per il Poetto del futuro dovranno essere consegnati entro il 30 settembre, proprio quando potrebbe essere discusso il Piano di utilizzo dei litorali in consiglio comunale. Un argomento su cui la Giunta potrebbe trovare l'appoggio della minoranza: «Siamo pronti ad approvare il Pul, lavorando insieme al Sindaco e agli altri partiti», avverte il consigliere del Pd Claudio Cugusi. «Dobbiamo smettere i panni dell'opposizione fine a se stessa, essere collaborativi e sostenere la riqualificazione del Poetto. Abbiamo un'occasione unica per dare uniformità al tratto di spiaggia cagliaritano». E in autunno potrebbero iniziare anche le demolizioni: «L'importante è che la ricostruzione sia contestuale e che ci sia un progetto unico sotto il profilo dei materiali e del disegno dei chioschetti».
MICHELE RUFFI

23/07/2010