Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«No» ai precari degli enti locali

Fonte: La Nuova Sardegna
8 luglio 2010

GIOVEDÌ, 08 LUGLIO 2010

Pagina 5 - Fatto del giorno

La Consulta: «Stabilizzazione solo col concorso»

CAGLIARI. La Corte costituzionale ha bocciato la stabilizzazione dei precari di Province e Comuni: della legge regionale impugnata dal governo ha giudicato illegittimi solo i commi sugli enti locali.
La legge 3 del 7 agosto 2009, approvata anche coi voti dell’opposizione, secondo la Consulta non ha tenuto conto che i programmi di stabilizzazione nella pubblica amministrazione devono prevedere il sistema dei concorsi pubblici e quindi i commi sui Comuni e le Province sono in «aperto contrasto con l’art. 97 della Costituzione». Con quei due commi il Consiglio regionale puntava a rendere definitivo il rapporto di lavoro di oltre quattrocento lavoratori (alcuni precari da quindici anni).
E’ stato cassato anche un articolo che puntava, dopo un concorso di stabilizzazione su cui pendeva un ricorso per un posto in graduatoria, a confermare almeno coloro che avevano avuto almeno una proroga (nel bando c’ero un punteggio preferenziale).
Il capogruppo di Sinistra, Luciano Uras, ha detto che a questo punto «serve una nuova soluzione per i precari di Comuni e Province soprattutto in questa fase particolare di crisi economica e sociale, di riduzione significativa delle entrate di bilancio, e alla presenza di un imponente taglio dei trasferimenti dello Stato alle Regioni». La pronuncia della Corte «rischia di essere un no definitivo alla speranza di lavoro stabile per diverse centinaia di lavoratori precari da molti anni e ormai in età avanzata». E’ «un problema sociale gravissimo al quale la legge aveva trovato una possibile soluzione, purtroppo contestata dal governo».